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Marsilio sull’uso dell’ospedale Covid: "Accettati anche i ricoveri da fuori provincia"

Il governatore parla di "notizie false e persino infamanti" e attacca quelli che "strillano un giorno sì e l’altro pure denunciando lo ‘scandalo’ della mancata accettazione di ricoveri provenienti da fuori provincia"

Marsilio interviene sulla polemica relativa all’uso dell’ospedale Covid, affermando che "le cifre smentiscono gli avvelenatori di pozzi". Il governatore parla di "notizie false e persino infamanti" e attacca quelli che "strillano un giorno sì e l’altro pure denunciando lo ‘scandalo’ della mancata accettazione di ricoveri provenienti da fuori provincia, solleticando l’atavico campanilismo risentito che flagella l’Abruzzo da generazioni".

"È quindi necessario diffondere i dati reali, che dimostrano come stia svolgendo un ruolo fondamentale per dare ricovero ai pazienti abruzzesi, accogliendo una percentuale importante anche dalle altre province (e persino da altre Regioni). Il dato relativo alla giornata del 29 ottobre, infatti, dimostra come il 55% dei ricoverati in terapia intensiva (6 su 11) provenga da fuori provincia, e solo il giorno prima altri 4 pazienti in terapia intensiva provenivano dalla Asl di Chieti, dei quali 2 sono purtroppo deceduti e 2 erano stati dimessi".

Non solo: "Il 28 ottobre - aggiunge Marsilio - la percentuale dei pazienti ‘forestieri’ è stata del 66%. Solo un terzo dei pazienti ricoverati in terapia intensiva era della provincia di Pescara, il giorno dopo meno della metà. In terapia sub-intensiva la percentuale dei non-pescaresi sale all’85% (6 su 7). Dei 76 pazienti in degenza non-intensiva, il 20% proviene da L’Aquila, Teramo e Chieti. Dove sarebbe, quindi, lo ‘scandalo’ denunciato?", conclude il presidente della Regione Abruzzo.

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