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Marsilio all'Abruzzo Summit Economy: "Viviamo fase di crescita, siamo il traino del Mezzogiorno"

Il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, ha aperto la due giorni degli stati generali sull'economia

«Gli indicatori dimostrano che l'Abruzzo sembra aver superato la fase acuta sotto il profilo sanitario ed economico, ma bisogna evitare che la crescita sia anemica».
Con queste parole il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, ha aperto i lavori dell'Abruzzo Economy Summit in corso all'Aurum di Pescara, come riferisce l'agenzia Dire.

«Questo fa di Pescara», sottolinea Marsilio, «la capitale economica in Italia grazie alla presenza di alcuni dei personaggi più qualificati del mondo dell'impresa, della finanza, dell'economia e della politica con i politici che vengono qui più per le loro e competenze economiche che non per rappresentare una posizione di parte. A noi interessa ascoltare, parlare, confrontarsi e raccontare cosa ha fatto l'Abruzzo per intercettare il treno della ripresa che sta correndo e ci cui è una delle regioni con le migliori performance».

Migliori risultati che emergono, evidenzia dal palco il presidente della giunta regionale, dall'ultimo rapporto Svimez che parlano di un Abruzzo che è «il traino del Mezzogiorno dopo due anni in cui il Covid ha fatto sentire pesantemente la sua presenza. La regione ha sperimentato una caduta del pil di quasi il 9%, ha infatti ricordato il presidente, visto una crescita del 10% del risparmio nelle banche per motivi precauzionali, aumentato le disuguaglianze e la povertà, visto crollare l'export del 6,7% e contato la perdita di 9mila posti di lavoro. Oggi si vede la luce in fondo al tunnel, anche grazie alla campagna vaccinale che prosegue sopra la media nazionale. In Abruzzo è in atto una relazione virtuosa tra sanità ed economia - ha sottolineato parlando di ripresa dei consumi e degli investimenti - con l'immunità di gregge cui siamo vicini e che arriverà da qui ai prossimi giorni».

Per quanto concerne il rapporto Svimez, Marsilio ha quindi ribadito che l'Abruzzo «si è dimostrato tra le regioni italiane e soprattutto del centro-sud, con più reattività nella ripartenza dopo la fase critica. I segnali di ripresa si possono vedere nella crescita della produzione industriale e del Pil con medie sopra quelle del Mezzogiorno; la crescita della produzione aumentata a luglio 2021 del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2020 e del 13,9% in più a giugno 2021. I problemi però ci sono e riguardano l'occupazione, soprattutto quella giovanile rimasta al palo, ha detto ancora, a causa del blocco dei licenziamenti e il cosiddetto effetto scoraggiamento; la disparità di genere nel mondo del lavoro che si calcola in un gap del 18% e la differenza di crescita tra aree costiere e aree interne con queste ultime dove lo spopolamento non si arresta. A tutto questo si aggiunge la carenza infrastrutturale che continua a bloccare crescita e opportunità».
Infine Marsilio ribadisce come quello da colmare non sia solo il gap tra nord e sud, ma anche quello tra est e ovest ed è per questo che è iniziato un lavoro sinergico con Molise, Puglia e Marche: «L'Abruzzo si può definire il settentrione del mezzogiorno - ha concluso -. Con le altre regioni ci stiamo presentando al tavolo di negoziato anche sul Recovery Fund e i corridoi trans-europei, per reclamare un surplus di investimenti utili a compare il divario».

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