Licenze, Santilli: "Serve un salto di qualità per i locali pescaresi"
L'assessore Santilli ha voluto commentare le dichiarazioni di un ex titolare di un locale a Pescara, riguardanti i criteri per il rilascio di una licenza per aprire esercizi pubblici in città
L'assessore Santilli difende il regolamento comunale introdotto nel 2009 dall'allora assessore Cardelli, riguardante la disciplina ed i criteri per il rilascio delle licenze per gli esercizi pubblici in città.
Santilli parla di standard di qualità e sicurezza adottati in tutti i Paesi d'Europa, fra cui la presenza di uno steward davanti ad ogni locale, il menù in diverse linque e l'installazione di telecamere di sicurezza all'esterno ed all'interno del locale.
"Nel 2009 abbiamo trovato una completa deregulation in merito all’apertura degli esercizi pubblici nelle nostre aree di pregio: in sei anni solo nelle tre stradine del centro storico erano state aperte circa 69 nuove attività, in aggiunta alle 5-6 storiche, generando il caos totale. Locali aperti in 35 metri quadrati, dove troppo spesso ci si limitava a servire il famoso ‘cicchetto a 1 euro’. Il caos si è presto tradotto in disordine pubblico e ordinanze restrittive negli orari di attività. " ha detto Santilli aggiungendo che l'amministrazione comunale ha così deciso di intervenire ed eliminare il problema delle aperture selvagge.
"La verità è che vogliamo proporre per Pescara e le sue imprese un salto di qualità, che sia anche una garanzia di sicurezza per i consumatori. Comprendo il disagio dell’imprenditore costretto a chiudere, e che, malauguratamente, si è trovato a dover affrontare un disagio in più, ossia la mancata agibilità di un locale che però, per sua stessa ammissione, era stato realizzato prima del 1939" ha concluso Santilli.