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Caos in Fratelli d'Italia, Zamparelli destituita dal ruolo di capogruppo: "Una prepotenza, mi rivolgerò ai vertici del partito"

La consigliera comunale è stata sostituita da Cristian Orta per decisione, lamenta, dello stesso e del consigliere Renzetti "con l'avvallo dei coordinatori locali Carota e Cardelli: sono una donna eletta per merito e credo fortemente nei valori del partito, ma purtroppo la gestione su Pescara è nota"

Una violazione del regolamento per la ora ex capogruppo in Comune di Fratelli d'Italia Zaira Zamparelli, ma soprattutto una grande delusione per quello “sgambetto” fattole senza che ne fosse in alcun modo informata e per il quale ora si rivolgerà direttamente ai vertici regionali e nazionali del partito senza però impugnare quel documento con cui, appunto, le è stato tolto il ruolo che dal giorno delle elezioni e fino ad oggi le era stato affidato. Nuovo capogruppo infatti, come certificato dalla nota a firma dei consiglieri comunali Mauro Renzetti e Cristian Orta datata 20 febbraio, è stato nominato quest'ultimo. La decisione di destituzione e insediamento, spiega a IlPescara Zamparelli “è stata presa in una riunione cui avrei dovuto partecipare anche io essendo mio il ruolo, ma non sono stata convocata da Orta e Mauro Renzetti e questo non è consentito”.

Quello compiuto ai suoi danni, aggiunge “è un atto di prepotenza nei confronti di una donna, ma soprattutto di un esponente politico che si è candidata ed è stata eletta in Fratelli d'Italia nel 2019”. Un'elezione che la vide arrivare quarta, tiene a precisare, quando il partito arrivava al 3 per cento dei voti a fronte di quel 30 per cento della Lega con cui Renzetti e Orta sono stati eletti “arrivando rispettivamente dodicesimo e tredicesimo rientrando poi con lo slittamento. Li ho accolti con benevolenza perché proprio io, in qualità di capogruppo, ho dovuto firmare il loro ingresso e questa è stata la conclusione della storia”.

Grave per lei che il danno sia stato fatto ad una donna che fa parte di un partito che ha portato all'elezione proprio di una donna alla guida del governo e che comunque le era valsa la nomina per il risultato elettorale, ribadisce. In ballo insomma ci sarebbe la meritocrazia.

Ancor più grave il fatto che, “l'operazione sia stata avallata dal partito nelle persone del coordinatore cittadino Roberto Carota e del coordinatore provinciale Stefano Cardelli” anche perché se così non fosse, ci dice, “dovrebbero andare contro questa scelta”. Zamparelli sottolinea il comportamento corretto e rispettoso avuti nei confronti di un partito in cui, specifica, continua a credere lamentando la gestione locale che se ne sta facendo. “D'altronde – aggiunge in una nota con cui ha ufficialmente comunicato l'atto di sfiducia – la gestione di Pescara è ben nota: hanno già abbandonato il partito i consiglieri Massimo Pastore, tra i primi con Guerino Testa e Alfredo Cremonese a ricostruire il partito e che hanno nominato gli attuali coordinatore cittadino e provinciale e Fabrizio Rapposelli. “Chiaramente - ribadisce - non condivido l'operato del coordinatore cittadino e provinciale e sarò punto di riferimento per chi come me non condivide questo modus operandi”.

Un gesto che per la consigliera comunale non trova giustificazione, ma che comunque non basterà, conclude, a farla desistere dal suo impegno credendo fortemente nei valori del partito di cui fa parte. “Il mio impegno in Fratelli d'Italia – dice infatti - sarà ancora più forte ma chiaramente ho il dovere di combattere questa gestione, informare i vertici regionali e nazionali sicura di dimostrare il mio valore sul campo”.

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