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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il consigliere regionale Pietrucci (Pd) attacca il Comune di Pescara e la Regione: "La sede della Film Commission non si tocca"

L'accusa all'amministrazione Marsilio è di avere fatto scelte "esagerate e sbagliate" in una visione "Pescara-centrica": un "no" netto alla richiesta del Comune di portare nella città adriatica la sede della nuova realtà cinematrografica

Non è piaciuta al consigliere regionale aquilano del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci l'idea del Comune di Pescara di candidarsi a sede della Film Commission. Per lui “è l'ennesimo tentativo di accumulare ruoli e opportunità a danno del resto della regione.

Diverse a suo parere le scelte politiche “esagerate e sbagliate” che si sono “concentrate sul capoluogo adriatico” a cominciare dal “covid hospital, di fatto inutilizzato per la pandemia, ma assai utile per candidare Pescara ad avere, nella riorganizzazione sanitaria, un ospedale Dea di II livello”. Ci sono quindi “la perimetrazione della Carta degli aiuti che per inserire inutilmente il quartiere di Rancitelli, ha cancellato quasi tutti i Comuni teramani e aquilani del cratere sismico danneggiando le imprese e l'economia del territorio; la realizzazione della sede unica della Regione nell'area di risulta ignorando l'esigenza non solo dell'Aquila ma anche di tutte le altre città abruzzesi di veder razionalizzato, qualificato e valorizzato il patrimonio immobiliare dell'ente; il grossolano errore di voler collegare Pescara e Roma al di fuori della strategia delle reti europee Ten-t col risultato di essere stati sacrificati col taglio dei fondi del pnrr”.

“In tutti questi anni Marsilio è stato servo di una visione di sviluppo e di potere non 'adriatica' (perché l'intera costa teramana è stata trascurata) ma Pescara-centrica. E ha dimenticato e umiliato le giuste aspettative dellintera regione per costruire uno sviluppo equilibrato”, afferma ancora l'espnente dem.

“La sede della Film Commission è stata da tempo proposta a Sulmona, nella splendida e funzionale location della Badia Celestiniana. Recentemente è emersa anche la disponibilità di Palazzo Dragonetti, un edificio meraviglioso di proprietà regionale che nel passato ha ospitato gli uffici regionali della cultura e della Rai. Chiedo a Marsilio di non tradire ancora una volta L'Aquila e all'amministrazione comunale di alzare finalmente la testa: è davvero umiliante vedere i nostri governanti locali subire le scelte che offendono e penalizzano la nostra città. Qual è il prezzo del loro silenzio? È servilismo politico? È scambio con altri favori occulti ai più? - di chiede -. E l'enorme disponibilità di soldi con cui ogni estate si fanno rassegne di spettacoli, cosa ha prodotto di prestigioso, solido e radicato nella cultura della città?”, conclude.

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