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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Elezioni Regionali, anche il M5S protesta per la data: "Cittadini e imprese pagheranno le conseguenze"

Sara Marcozzi, candidato alla presidenza della Regione per il M5S, attacca il PD ed il vicepresidente Lolli per aver scelto il 10 febbraio come data per le prossime elezioni regionali

Il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo alle prossime elezioni, Sara Marcozzi, protesta per la data scelta per le consultazioni dal vicepresidente uscente Lolli, attaccando duramente il PD. Secondo la Marcozzi, infatti, il 10 febbraio è una data troppo lontana e questa scelta potrebbe avere gravi conseguenze anche sui cittadini e sulle imprese. Per la pentastellata, il PD tenta di rimandare il più possibile una sconfitta clamorosa, ma la scelta di attendere quasi 5 mesi per andare al voto potrebbe creare problemi anche ai cittadini ed alle imprese abruzzesi.

"Il PD ha, come al solito, "stirato" le leggi al solo fine di allontanare quanto più possibile la sicura debacle che li attende alle urne. Attendiamo la pubblicazione del decreto, sarà interessante capire le motivazioni che hanno ispirato i decisori su tale scelta e anticipiamo che valuteremo insieme ai nostri legali se siano stati rispettati tutti i dettami normativi"

La Marcozzi fa anche sapere che non eslude la possibilità di ricorrere alla giustizia, sulla scia di quanto dichiarato da Forza Italia che si dice pronta a ricorrere al Tar:

REGIONALI, SI VOTA IL 10 FEBBRAIO


La legge, infatti, stabilisce che possano essere approvati solo atti “indifferibili” e “urgenti”. Il bilancio è certamente un atto indifferibile ma solo relativamente alla parte ordinaria, vale a dire l’approvazione di quella parte di bilancio che riguarda le spese correnti o quelle obbligatorie. A nostro avviso, non sarà possibile approvare nessuna misura straordinaria, penso ad esempio al settore della cultura o a interventi sulle società partecipate, che vede proprio nella sessione di bilancio l'approvazione di provvedimenti attraverso progetti di legge o emendamenti. Una sciagura per la già delicata situazione che vive Regione Abruzzo in tema di bilanci, per cui vale la pena ricordare che l’ultimo bilancio parificato dalla Corte dei Conti risale al 2012”

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