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Città Sant'Angelo, Partito democratico e Sinistra Italiana: "Maggioranza spaccata, Perazzetti non ascolta nessuno"

Dopo le dichiarazioni della consigliera Spacco l'opposizione attacca: "Per lui conta solo l'alzata di mano in consiglio comunale, ma dovrebbe preoccuparsi della fuga veloce di quelli cui aveva promesso un progetto comune"

“La dichiarazione rilasciata alla stampa dalla consigliera Arianna Spacco non fa altro che confermare la terza spaccatura in seno all’Amministrazione Perazzetti. L'uscita dal gruppo non è forse un voler esprimere un segno di distacco e di discontinuità? Un voler segnalare che non si sente più parte di quel progetto?”. Lo affermano in una nota congiunta i rappresentanti cittadini del Partito democratico e di Sinistra Italiana per commentare le parole della consigliera che, sulla stampa ha dichiarato: “opportunità politica ma rimango in maggioranza” aggiungendo che “si è provato in varie occasioni di aprire un dialogo, di trovare un modus operandi che desse pari opportunità politiche a tutti”. “Una dichiarazione elegante ma retorica – commentano Partito democratico e Sinistra italiana -. Che altro significato potrebbe avere se non quello di 'ho provato a dire la mia, ma non mi hanno lasciato esprimere, non mi hanno dato retta?'. Tanto di rispetto per la scelta della consigliera a cui ribadiamo gli auguri sinceri di buon lavoro e alla quale va riconosciuto il coraggio della sua scelta, per la tutela dei suoi ideali. Invece il sindaco Perazzetti fa finta di niente, anche perché aveva promesso che non avrebbe 'lasciato indietro nessuno' ma a quanto pare forse sarebbe meglio dire che non ascolta nessuno”.

“La sua amministrazione vacilla perché è fondata sulla falsa promessa che una lista civica formata da più ideologie, avrebbe trovato la sua sintesi nell’uomo al comando. Ben presto si è capito che il 'capitano' faceva quello che diceva lui (o loro due) fino ad arrivare al ritiro delle deleghe dei consiglieri”. “La riprova è che al sindaco non importa che più consiglieri abbiano preso le distanze dal suo progetto iniziale, ciò che conta è che, qualsiasi forma abbia la sua maggioranza, l’importante è l’alzata di mano in consiglio comunale” incalzano le opposizioni che chiudono rivolgendosi direttamente al primo cittadino: “vede sindaco non è una questione di aritmetica politica ma una questione di credibilità politica e la smetta di avere complessi nei confronti di chi l’ha preceduto. Questo è il suo mandato, è il suo impegno con gli elettori. Invece di accampare scuse con sterili confronti con il passato, si preoccupi del presente, si chieda come mai membri del suo gruppo hanno fatto una fuga veloce sul suo progetto e lo spieghi ai suoi elettori”.

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