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La denuncia del centrosinistra: "Niente sfalcio in troppi terreni comunali, l'incendio della pineta non ha insegnato nulla"

I consiglieri comunali denunciano i ritardi nelle operazioni e il rimpallo di responsabilità con il problema portato anche all'attenzione del consiglio comunale, nonostante i fatti dell'anno scorso "La guardia non si è alzata a sufficienza"

“Ad un anno dal terribile incendio della pineta, ci sono ancora troppi terreni comunali che stanno ancora aspettando il primo intervento di sfalcio del 2022, e temiamo che questo sia un segnale che la guardia non sia stata alzata a sufficienza”. Il primo anniversario del terribile incendio che ha devastato la riserva dannunziana è per i consiglieri comunali del centrosinistra l'occasione per fare il punto e tornare a denunciare il mancato sfalcio in diverse zone. Tema su cui, ricordano

Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, hanno presentato un'interrogazione in consiglio comunale “e la risposta della giunta non ci ha per nulla sodisfatto”, chiosano. “Si continua a dare la colpa all’avvenuta scadenza dell’appalto, in vista della quale però c’era tutto il tempo, e c’era anche il dovere, di non arrivare in così grave ritardo – incalzano i consiglieri comunali - . Fra l’altro ci sono stati casi, come ai Colli, dove è stata la Asl a imporre al Comune di fare il proprio dovere per prevenire rischi sanitari. Una situazione che andava prevenuta anziché rincorrere le emergenze. E non tranquillizza neppure la situazione di molti terreni privati, tema sul quale abbiamo chiesto una seduta della commissione di controllo e garanzia, nella quale è emerso che anche nella zona attorno alla Pineta le difficoltà nel far rispettare le regole sono quotidiane. Occorre più fermezza e occorreva anche nei mesi scorsi, ci auguriamo che i ritardi di quest’anno non si ripetano più”.

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