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Allegrino sulla famiglia Spinelli: "Abbiamo dedicato loro attenzione dal primo momento"

L’assessore interviene sul caso della famiglia costretta a vivere in macchina: “Ci stiamo occupando di loro con l’attenzione massima per la presenza di minori e la numerosità del nucleo familiare”

“In merito al caso della famiglia Spinelli ci preme fare una serie di precisazioni, al fine di porre tutte le informazioni necessarie a completare al meglio la situazione della famiglia e il lavoro fatto dal Centro Operativo Comunale e dagli Uffici della Politica della Casa per trovare la soluzione migliore sin dal primo momento dell’emergenza. La famiglia è stata infatti fra quelle a cui abbiamo rivolto maggiore attenzione, seguendone la sistemazione passo passo, sia per il numero dei suoi componenti e per la composizione sociale, che per la presenza di tanti minori e perché nota ai nostri uffici anche prima dello sgombero delle tre palazzine di via Lago di Borgiano. In virtù di questo grado e a parità di gravità di condizioni rispetto alle altre famiglie interessate dal provvedimento di sgombero, inizialmente la famiglia in questione è stata dislocata nel residence del Villaggio Mediterraneo che ha accolto diversi altri nuclei per una settimana, finita la disponibilità lì è stata destinata nella struttura comunale di Valle Furci, dove però in quel momento hanno preferito non restare e dove oggi sono ospitate 18 persone”.

L’assessore alle Politiche della Casa, Antonella Allegrino, interviene sulla vicenda di cui ci siamo occupati anche noi, puntualizzando: "Le assistenti sociali e gli operatori del Centro Operativo Comunale, proprio in considerazione della numerosità della famiglia e della presenza di minori, hanno continuato a cercare una soluzione alberghiera che potesse rispondere alle loro esigenze, ma in città, in pieno luglio, è stato impossibile trovare le tre triple e la doppia necessarie ad accoglierli. Unica possibilità riscontrata è stata quella di essere ospitati in un residence di Notaresco, ma hanno preferito rinunciare perché troppo lontano".

Non basta: "L’Ufficio Politiche della Casa, mentre tutto ciò accadeva, ha continuato con le assegnazioni degli alloggi Ater disponibili - aggiunge Allegrino - Loro risultavano fra i primi nella graduatoria stilata dopo l’emergenza e il sorteggio tra parimerito ha destinato alla famiglia un alloggio Ater di 93 mq situata in Pianella, assegnazione medio tempore, ma anche questa possibilità è stata da loro scartata. Infine hanno presentato domanda di CAS, contributo autonoma sistemazione, dichiarando di appoggiarsi nel frattempo a dei parenti. Stiamo facendo e faremo tutto il possibile perché questa famiglia abbia sempre un tetto sulla testa e ci stiamo prodigando affinché vi riescano, supportandoli anche nella ricerca di un alloggio da affittare che sia compatibile alle loro richieste e che potranno pagare con il contributo di autonoma sistemazione e nel frattempo mettendo nuovamente a disposizione via Valle Furci".

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