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Blasioli (Pd) sul Don Orione: "La Regione Abruzzo garantisca i diritti dei lavoratori"

Il consigliere regionale del Partito Democratico che chiede una tutela per i 150 addetti

«La Regione Abruzzo garantisca i diritti dei lavoratori del Don Orione di Pescara».
È quanto chiede Antonio Blasioli, consigliere regionale del Pd.

«Non posso che esprimere vicinanza e sostegno ai lavoratori del Don Orione di Pescara che operano in condizioni di estremo disagio per via del ritardo del pagamento degli stipendi e della mancata retribuzione del mese di marzo», dice Blasioli.

«Parliamo di più di 150 lavoratori (tra dipendenti e lavoratori con contratto di somministrazione) che avevano proclamato lo stato di agitazione e chiesto un tavolo regionale di confronto in prefettura», aggiunge l'esponente democratico, «tavolo di raffreddamento svoltosi ieri e a cui non ha preso parte nessun rappresentante della giunta regionale né della Asl. Magra consolazione anche la promessa dei pagamenti a maggio, promessa arrivata dalla proprietà, a cui esprimo la mia vicinanza e il mio impegno, ma che purtroppo non ha potuto contare sulle rassicurazioni di Regione e Asl e dei Comuni debitori nella compartecipazione alle prestazioni. L’unico consigliere presente al tavolo di raffreddamento in prefettura ero io».

Blasioli ricorda come in qualità di consigliere regionale, «mi ero fatto carico di segnalare alla giunta regionale, con l’interpellanza numero 173 del 20 novembre 2020, questi continui ritardi nei pagamenti e altre problematiche che stavano interessando strutture riabilitative come il Don Orione di Pescara, la Fondazione Paolo VI, la Piccola Opera Caritas di Giulianova e l’Istituto San Francesco di Vasto, presidi che, oltre a fornire servizi e prestazioni indispensabili a tantissimi cittadini abruzzesi, sono fonte di lavoro per migliaia di persone. Alle mie puntuali domande che segnalavano il problema delle minori prestazioni erogate in periodo di pandemia e dell’aumento dei costi, l’Assessore Verì ha dato riscontro elusorio, non fornendo una risposta chiara e certa sulla questione dei pagamenti. Se è vero, infatti, che dopo il mio sollecito è stata emanata l’ordinanza 105/2020 che ha disposto a queste strutture il riconoscimento del 90% del budget assegnato nell’ambito di accordi e contratti, è altrettanto vero che i pagamenti non sono arrivati perché mancano le convenzioni 2020 e 2021. Come possono Asl e Regione sottrarsi al confronto e non esprimersi sul mancato rinnovo dei contratti o sul mancato pagamento delle fatture per le prestazioni erogate da parte dei Comuni e delle Asl? Grave che Asl e Regione non abbiano ritenuto importante prendere parte al tavolo di raffreddamento; come possono garantire la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori e, dunque, dei pazienti?». 

Agli operatori delle strutture riabilitative devono essere garantite le condizioni per lavorare con fiducia e serenità, una serenità necessaria per le delicate attività che svolgono e per il benessere dei pazienti che si sottopongono alle cure.

Ora attendiamo la convocazione del Tavolo richiesto dalle organizzazioni sindacali alla Regione al quale non farò mancare il mio apporto.

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