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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Assunzione degli interinali all’Aca, l’affondo di FI: “Tornano le vecchie logiche clientelari”

Duro comunicato stampa del capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Marcello Antonelli: "Fermare procedure che già in passato hanno dimostrato di essere fallimentari. Alessandrini e Lancasteri intervengano"

Tornano le vecchie logiche clientelari nella nuova gestione dell’Aca: nonostante la situazione di concordato preventivo, nonostante la società cammini ogni giorno sul filo del rasoio, vista la delicatissima situazione finanziaria in cui versa, sembra che il nuovo Presidente abbia dato il via libera all’assunzione di un nuovo squadrone di interinali, alcune decine, e sembra si tratti degli stessi interinali che lavoravano per l’Aca durante la vecchia governance del Presidente Di Cristofaro. A questo punto riteniamo che sia necessario l’intervento diretto del sindaco di Pescara, primo azionista dell’Aca, per fermare procedure che già in passato hanno dimostrato di essere fallimentari, e soprattutto facciamo appello anche al Commissario Aca Lancasteri affinchè effettui una verifica circa la legittimità degli atti assunti in completa solitudine dal solo Presidente, senza neanche sentire il consiglio d’amministrazione”. Così in una nota il capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e questa sembra essere la regola che è tornata a vigere all’interno dell’Aca – ha sottolineato Antonelli – Dopo la difficile opera di risanamento messa in piedi dalla governance dell’amministratore unico Di Baldassarre, che ha ripristinato le regole all’interno della società, con il nuovo Presidente, di nomina Pd, siamo tornati ai vecchi metodi: il primo passo è stato il bando per la riassunzione di soggetti interinali, per un importo a base d’asta pari a 660mila euro. E le voci corrono e danno per certo il ritorno degli interinali che operavano per l’Aca con l’ex presidente Di Cristofaro, e tutti ricordiamo gli effetti prodotti da quel periodo e in quali condizioni è stata lasciata l’Aca”.

Cosa ancor più grave - aggiunge Antonelli - è che il Presidente dell’Azienda acquedottistica ha assunto tale iniziativa da solo, senza neanche convocare e sentire il parere del Consiglio d’Amministrazione, che proprio il Pd ha voluto ripristinare, adottando di fatto un provvedimento straordinario nonostante il Tribunale delle Imprese, dopo il ricorso dei sindaci di centro-destra, abbia detto chiaramente che l’Aca deve limitarsi a fare esclusivamente atti di ordinaria amministrazione nelle more del pronunciamento di merito, ma assumere alcune decine di interinali non ci sembra rientri nel novero dei provvedimenti ordinari”.

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