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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Bocciata dai soci di Ambiente Spa la proposta dell'impianto di biogas a Città Sant'Angelo: soddisfatto il M5s

Lo hanno fatto sapere i consiglieri comunale pescaresi del M5s Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo

Bocciata dall'assemblea dei soci di Ambiente Spa la proposta di realizzare un impianto di produzione biogas nel territorio di Città Sant'Angelo. Lo hanno fatto sapere i consiglieri comunali del M5s di Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo che esprimono soddisfazione per la decisione, che sposa le tesi sollevate dagli stessi consiglieri pentastellati in particolare dal consigliere Sola con una lettera aperta inviata nei giorni scorsi a tutti i primi cittadini soci di Ambiente, considerando la proposta irricevibile. Si tratta del project financing da 30 milioni di euro come spiega il consigliere:

“Oggi festeggiamo lo scampato pericolo per le tasche di tutti i cittadini pescaresi e non solo che rischiavano di dover pagare, direttamente o indirettamente, 30 milioni di euro per un progetto che avrebbe fatto solo ed esclusivamente gli interessi del privato. Molti Sindaci hanno raccolto infatti la denuncia che da giorni portiamo avanti, contro una proposta che avrebbe consegnato ai privati milioni di euro di incentivi statali per la produzione di biometano sottraendoli ai cittadini, e lasciando sulle loro spalle un mutuo da 15 milioni di euro da ripagare con tanto di interessi”. 

Nel Pef, il piano economico finanziario proposto da Ambiente Spa si garantiva solo al privato il recupero dell'investimento e l'incasso dei fondi statali, mentre sui Comuni soci ricadeva la restante parte da 15 milioni di euro del costo del progetto, per il quale il Comune di Pescara aveva anche siglato un muto con la Bei. I consiglieri proseguono:

“Ora la governance di Ambiente e l’assessore di Pescara alla gestione dei rifiuti, Isabella Del Trecco dovrebbero spiegare a tutti per quale motivo un impianto che poteva essere realizzato a costo zero per i cittadini, accedendo al Pnrr come altri Comuni abruzzesi, o che potrebbe essere completamente pubblico grazie ai soli incentivi statali, dovrebbe vedere per forza il coinvolgimento di un privato. E soprattutto a quelle condizioni inaccettabili che loro stessi hanno difeso a spada tratta in ogni sede. In un sistema meritocratico, e che mette davvero l’interesse pubblico al primo posto – proseguono i consiglieri pentastellati – amministratori di questo tipo verrebbero sollevati dal proprio incarico”. 

Attacco anche al sindaco Masci che, secondo i consiglieri, in consiglio comunale prima dell'assemblea di Ambiente Spa aveva liquidato la questione come un aspetto secondario da delegare alla società, accusando il M5s di fare la politica del "no":

“Una narrazione vergognosa da parte di chi non sa rispondere nel merito delle questioni dimostrando di essere invece il simbolo della “politica del costi quel che costi”, preoccupata più di spendere soldi che di come vengono spesi. Ed è grazie ad amministratori come questi che la città si ritrova oggi capolavori dell’incompetenza come viale Marconi o il progetto Filò sulla Strada Parco”. 

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