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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Alternanza scuola-lavoro per dieci ragazzi disabili del liceo Misticoni-Bellisario (MiBe): parte la sperimentazione

L'obiettivo è quello di ampliare la possibilità del progetto messo in campo grazie al Patto educativo territoriale che vede insieme Comune, la neuropsichiatria infantile, il Sigad (Servizio inclusione sociale di giovani adulti con disabilità neuropsichiatrica) e la camera di commercio

Per una decina di ragazzi disabili iscritti al triennio di scuola media superiore di secondo grado del liceo MiBe (Misticoni-Bellisario), inizia un percorso nuovo: quello dell'alternanza scuola lavoro (Pcto).

A Pescara inizia la sperimentazione all'insegna dell'inclusione grazie al Patto educativo territoriali stipulato tra l'assessorato alle politiche per la disabilità del Comune di Pescara, la neuropsichiatria della Asl, il Sigad (Servizio inclusione sociale di giovani adulti con disabilità neuropsichiatrica e la camera di commercio Chieti-Pescara. Una prima scuola con il progetto che nel tempo si vuole estendere anche ad altre realtà del territorio.

È stato l'assessore Di Nisio a spiegare in un incontro avuto con i genitori degli alunni come prima di dare il via al progetto che sarà effettivo a partire da marzo e cioè quando la camera di commercio pubblicherà l'avviso e le imprese “ospitanti” daranno la loro disponibilità, i ragazzi che ne saranno protagonisti siano stati “valutati dalla neuropsichiatria della Asl in collaborazione con il Sigad: saranno impiegati per un totale di almeno 25 ore nel corso di questo anno scolastico, altri saranno coinvolti da settembre”. L'occasione per lei anche per rendere omaggio ancora una volta Andrea Silvestrone, avvocato e atleta paralimpico tragicamente scomparso con due dei suoi figli in un incidente verificati sulla A-14, ricordando il suo profondo attaccamento alla famiglia e alla vita e ringraziandolo per i tanti consigli e suggerimenti riguardo al modo di supportare le persone diversamente abili.

Questa, come altre, è un'iniziativa che funziona, ha sottolineato il sindaco Carlo Masci intervenuto all'incontro, “grazie a un sistema di associazioni che attraverso quella parola magica che è 'sussidiarietà0 ottiene risultati straordinari. Quando c’è un problema legato alla disabilità o al disagio, quel problema non è infatti solo di una persona ma di tutte le persone che gravitano intorno a quella persona. Se questa condizione diventa un’opportunità, allora questo percorso diventa esemplare”, ha detto ancora ricordando il ruolo avuto dall'amministrazione nel realizzare le eco-spiagge di Pescara proprio all'insegna dell'inclusione.

Presente anche la dirigente scolastica del MiBe Raffaella Cocco che nel ribadire l'importanza di una scuola capace anche di introdurre al mondo del lavoro, ha rassicurato i genitori “riguardo al fatto che l’impiego dei loro figli avverrà tenendo conto di quelle che sono le caratteristiche relazionali e i talenti del ragazzo o della ragazza, così come valutate dal Sigad, e quindi della compatibilità con l’attività che andrà a essere svolta”. Quello messo in campo per Michele De Vita, segretario della camera di commercio è “un modello virtuoso di collaborazione territoriale tra più soggetti istituzionali. La Camera di commercio – ha aggiunto - certamente metterà a disposizione le proprie risorse e le proprie competenze perché gli obiettivi condivisi possano essere raggiunti. È una prima esperienza che certamente affineremo negli anni successivi”.

A sottolineare il valore sperimentale del progetto anche Renato Cerbo, direttore dell'unità operativa di neuropsichiatria infantile della Asl di Pescara. “Mi auguro – ha detto - che questa visione non sia rivolta solo alla disabilità ma all’età giovanile in generale, tenuto conto che il 50 per cento dei ragazzi che si iscrive all’università abbandona già al primo anno, a conferma del fatto che l’Italia è uno dei paesi con il più basso numero di laureati. Il sistema oggi non è adeguato a supportare l’accesso al mondo del lavoro, perché vi è una scarsa capacità di riconoscere, valutare e valorizzare competenze, interessi e motivazioni dei ragazzi, che necessitano di un accompagnamento”. E a dargli ragione sono i numeri perché in Italia i ragazzi tra i 19 e i 30 anni che non hanno e cercano lavoro sono 2 milioni.

“Per superare questo limite diventano fondamentali anche altri ruoli, oltre a quello del docente, come quello del neuropsichiatra infantile, dello psicologo, dell’assistente sociale. Ma anche e soprattutto dei genitori – ha aggiunto -, perché questa valutazione va fatta insieme, soprattutto quando l’handicap non è solo fisico ma riguarda ad esempio i ragazzi con spettro autistico. Quando ci rivolgiamo a ragazzi con disabilità, dove questa carenza di conoscenza spesso determina limiti molto importanti, la valutazione non può che essere traversale a più figure per avere più soluzioni utili al superamento di pregiudizi e limiti culturali. Credo che non si possa più guardare a scopi di breve e medio termine ma si debba andare oltre e questa iniziativa di alternanza scuola-lavoro può essere davvero molto importante”.

All'incontro hanno presentato anche Chiara Rossi del Sigad e tutto lo staff dell'assessorato alle politiche sociali del Comune.

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