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Al via il progetto d'inclusione dell'alberghiero De Cecco con gli orti didattici

L'orto didattico inclusivo è stato inagurato alla presenza, fra gli altri, del presidente della Provincia Ottavio De Martinis e degli onorevoli Luciano D'Alfonso e Guerino Testa

Anche il presidente della Provincia di Pescara Ottavio De Martinis ha partecipato all'inaugurazione dell'orto didattico inclusivo dell'alberghiero De Cecco per l'anno 2023 - 2024. Alla cerimonia erano presenti fra gli altri anche gli onorevoli Luciano D'Alfgonso e Guerino Testa, e il responsabile dell'ufficio scolastico provinciale Daniela Puglisi. De Martinis ha sottolineato l'importanza di questo progetto aperto con una grande festa con musica, allegria e genuinità:

"In veste di presidente della Provincia, è sempre un grande piacere partecipare a momenti significativi come questo, dedicati ai ragazzi speciali.  Coltivare l’orto a scuola è un’attività interdisciplinare adattabile ad ogni età e ad ogni esigenza, un’occasione di crescita a contatto con la natura, che permette ai ragazzi di non restare indietro e offre la possibilità di esprimere le loro potenzialità. Un progetto educativo tematico condiviso che dà un estremo valore all’agire comune. Complimenti a tutto l’Istituto De Cecco che non perde mai occasione, insieme all’associazione Diversuguali di Gianna Camplone, per ribadire che siamo tutti unici e diversi e che solo un’autentica accoglienza può far emergere i talenti di ognuno. Onorato di essere presente anche quest’anno alla festa inclusiva dell’orto con il suo percorso di colori sapori, note e profumi, a nome dell’apparato provinciale, ringrazio per l’opportunità di collaborare da anni in attività formative e culturali con l’Istituto e rivolgo di cuore, i più sinceri complimenti alla sua dirigente Alessandra Di Pietro."

La dirigente Di Pietro:

“Il nostro orto urbano è il luogo dell’accoglienza, dell’inclusione e della formazione è il luogo in cui tutti gli studenti insieme partecipano all’esperienza dell’apprendimento conseguendo risultati e sperimentando la diversità di ciascuno, comunque creando condivisioni operative, relazionali e organizzative, attraverso percorsi individualizzati. Dunque il significato profondo di tale spazio è affermare dei valori positivi, ovvero l’accoglienza, la solidarietà, la capacità di includere tutti, di valorizzare le capacità di ciascuno. Tutti hanno dei talenti, delle potenzialità, il potere e dovere della scuola è quello di farli emergere. È ormai evidente che la stessa scuola oggi debba andare oltre l’insegnamento disciplinare, e che debba favorire la costruzione di una cultura stessa dell’accoglienza consentendo a ciascuno di sviluppare il valore dell’autostima.

La scuola forma, educa, senza lasciare indietro nessuno, costruendo autostima e consapevolezza del proprio valore. All’interno dell’orto, che riesce a mettere insieme ragazzi normodotati che diventano tutor dei propri colleghi di studio che però hanno delle fragilità, i nostri ragazzi eseguono una serie di attività pratiche fondamentali: seminano, coltivano, raccolgono, conservano e utilizzano i prodotti della natura, dunque recuperano il rapporto con la terra,
assicurando anche la riqualificazione di un’area abbandonata sino al 2016, e in questo modo si fanno promotori di una educazione alla sostenibilità, sviluppando una sensibilità ecologica e ambientale e una visione green del vivere quotidiano. Poi svolgono esperienze di lavoro condiviso con i ragazzi dell’associazione Diversuguali in un ambiente protetto. Infine stimolano la dimensione emotiva sviluppando ciascuno le proprie abilità e la creatività”.

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