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Economia

Stato di agitazione proclamato dai lavoratori dell'ex First Aid One

Lo ha fatto sapere il sindacato Filcams Cgil Pescara aggiungendo che è stata avviata la richiesta di procedura di raffreddamento alla prefettura per i lavoratori della società di ambulanze e soccorso

Il sindacato Filcams Cgil Pescara ha annunciato lo stato di agitazione per le lavoratrici e lavoratori della ex First Aid One e richiesto al prefetto di Pescara l'apertura della procedura di raffreddamento, finalizzata alla convocazione di un tavolo urgente con tutte le parti interessate, con la speranza di ricevere una convocazione repentina. I lavoratori infatti spiegano che la situazione è ancora più critica dopo l'inchiesta nazionale delle fiamme gialle.

"Abbiamo la necessità di avere garanzie per le lavoratrici e lavoratori della ex First Aid One, contestualmente chiediamo delle condizioni di lavoro umano con salari adeguati che riconoscano la dignità di chi oggi, sul nostro territorio, svolge un servizio sociale alla collettività e si mette al servizio delle persone più sfortunate. Il sindacato spiega la situazione dei lavoratori:

"Conosciamo le lavoratrici e lavoratori della First Aid One società cooperativa, in amministrazione giudiziaria, circa due mesi fa. Alcuni di loro si sono presentati presso i nostri uffici descrivendoci un contesto a dir poco surreale. Turni di lavoro di 10 ore con reperibilità h24, il mancato rispetto delle norme di salute e sicurezza, espressioni individuali di ogni genere, salari da fame derivanti dall'applicazione di un contratto collettivo nazionale di lavoro non sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative (Ccnl indicato nel bando di affidamento asl), presunte irregolarità sulle buste paga, il tutto contornato dall'incertezza di una garanzia occupazionale precaria.

Questo è lo scenario che ci si è presentato al primo approccio con questi sfortunati lavoratori, eroi durante il periodo del Covid ed eroi nel quotidiano nel prestare assistenza a chi, affetto da gravi patologie, si trovavano a richiedere la loro assistenza. Proprio la loro sensibilità ci ha immediatamente colpiti, sensibilità di chi consapevole che, nonostante fosse sfruttato ha continuato a svolgere il proprio servizio sociale a disposizione dell'utenza altrettanta sfortunata a causa delle proprie condizioni di salute.

La Filcams poi spiega di aver richiesto un incontro urgente con la cooperativa, senza aver avuto alcun riscontro:

In data 28 Giugno i lavoratori ricevevano comunicazione dell'affitto di ramo di azienda e di conseguenza del proprio rapporto di lavoro ad altra cooperativa, con decorrenza dal primo luglio con soli due giorni di preavviso, senza che nè il sindacato nè la rappresentanza sindacale aziendale ricevuto alcuna comunicazione preventiva come previsto dalla legge:

"Soprattutto, senza il minimo rispetto delle tempistiche perentorie previste, la cui norma identifica nei 25 giorni antecedenti l'effettiva decorrenza del passaggio. Solo successivamente alla nostra insistenza in data 07 Luglio us, quindi a operazione già avvenuta, la rappresentanza sindacale aziendale riceveva la suddetta comunicazione.Come Filcams Cgil di Pescara abbiamo immediatamente richiesto un tavolo alla asl di Pescara pretendendo la presenza di tutte le parti coinvolte (stazione appaltante, cedente e cessionaria) al fine di avere chiarezza sull'operazione e garanzia occupazionale sulle lavoratrici e lavoratori, tavolo che la asl convocava in data 18 Luglio ., in cui la cedente e cessionaria partecipavano con un collegamento in remoto, collegamento per altro estremamente precario con continue interruzioni, il cui esito,a nostro avviso, non forniva la necessaria chiarezza sulle garanzie contrattuali e occupazionali dei nostri rappresentati."

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