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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Tra polemiche e timori il 6 luglio partono i saldi: le stime delle associazioni di categoria parlano di spese contenute

Per la Confesercenti non si spenderanno più di 253 euro a testa, per la Cna non si va sopra i 160. In città intanto la polemica per i lavori su corso Vittorio Emanuele non si arresta, ma è sulla data che sono proprio tutti d'accordo, anche Casartigiani: si parte troppo presto. E arriva il vademecum per l'acquisto trasparente

Partono i saldi con tra l'altro le nuove regole, più stringenti, del Codice del Consumo e a Pescara le polemiche non mancano.

Storico il problema della partenza dei saldi estivi a inizio luglio. Un tema di portata nazionale per un rinvio che tutti hanno sempre chiesto e che tutti tornano a chiedere, ma è anche sui famosi lavori su corso Vittorio Emanuele che si continua a discutere. Di questo si è parlato nella commissione controllo e garanzia del 5 luglio presieduta da Piero Giampietro (Pd): forse un rinvio ci sarà. Non sarà però dal 24 luglio al 21 agosto come hanno chiesto a gran voce Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti che di questo hanno parlato anche nel corso del consiglio comunale straordinario senza però, ad oggi, avere alcuna risposta certa: se lo slittamento sarà confermato, potrebbe essere solo di una settimana con il cantiere che il 31 luglio dunque aprirà. 

Le previsioni di spesa e le preoccupazioni: la data resta per tutti sbagliata

Le stime di vendita non sono certo rosee. Per Confesercenti ogni abruzzese spenderà in media tra i 222 e 253 euro, in linea con ciò che si aspetta in tutto il resto del sud e il centro Italia. Per la Cna, spiega il direttore provinciale Luciano Di Lorito riferendo di uno studio condotto dall'associazione a livello nazionale, una mano la daranno, si spenderà ancora meno: tra i 150 i 160 euro a consumatore. Che ci sia bisogno di far cassa lo dimostra anche il fatto, sottolinea, che quest'anno anche esercizi commerciali specializzati applicheranno gli sconti. Parliamo di negozi di attrezzature sportive, arredamento e persino prodotti agro-alimentari vino incluso e “in particolare – aggiunge Di Lorito - per quanto riguarda merci considerate non di stagione, dai dolciumi agli insaccati”.

Marina Dolci, presidente provinciale di Confesercenti raggiunta telefonicamente da IlPescara, non nasconde la preoccupazione come d'altra parte aveva già fatto nelle scorse settimane. Tra cantieri, mal tempo e di conseguenza l'arrivo in ritardo dell'estate e una data così ravvicinata, essere ottimisti sembra davvero difficile. Anche perché, sottolinea, i rincari sui tassi bancari rischiano di avere ricadute pesanti, ancora una volta, sulle capacità di spesa delle famiglie: troppe quelle che dal covid in poi hanno faticato a risalire la china e così è anche per molte attività commerciali, sottolinea. Una preoccupazione condivisa con Franco Menna che con lei al vertice della Federazione italiana settore moda (Fismo) della Confesercenti. “Per le imprese commerciali i saldi sono un momento decisivo da sempre, ma quest’anno lo sono ancora di più perché i magazzini sono pieni di merce e, come gli addetti ai lavori sanno bene, il magazzino è un costo enorme per una piccola attività”, dichiarano congiuntamente.

Sul tema si esprime anche Di Lorito che sottolinea come a metterci del suo sia anche “l'inquinamento” prodotto a chi “gli sconti li fa già da qualche settimana” con i cosiddetti “saldi surrettizi applicati soprattutto dalle grandi catene ma anche da negozi tradizionali, alle prese con la crisi dei consumi innescata dall’inflazione e dalla crescita delle cosiddette spese obbligate – dice anche lui -, a partire dalle bollette e dai mutui”.

Se per il direttore di Casartigiani Dino Lucente i lavori non sono un problema tanto che l'associazione insieme all'Ascom è l'unica che non è entrata nella polemica, sulla data dei saldi il problema c'è eccome. “Non possono partire a inizio stagione – sottolinea -. Dovrebbero partire dopo ferragosto. Così si fa perdere di credibilità alle aziende perché la gente se lo chiede come sia possibile che ci sia già merce in sconto”. In sostanza teme di comprare il vecchio per il nuovo anche se così non è se di fronte ci si trova un'attività seria. Un problema nazionale questo che si dibatte da anni e in cui, sottolinea Dolci, la Confesercenti è molto impegnata nella conferenza Stato-Regioni.

Fabrizio Vianale, direttore provinciale Confartigianato, rimarca come il ritardo dell'estate e l'avvio dei saldi, unito al problema dei cantieri non fa guardare con positività verso la stagione dei saldi. Anzi il maltempo, sottolinea, ha fatto sì che le attività siano già sotto il 20-30 per cento di fatturato se si escludono quelle impegnate nelle cerimonie. Un problema che si ripeterà negli anni come d'altra parte già avvenuto per quella data così sbagliata per le associazioni. “A tutte queste criticità si può compensare solo con una grande attività di marketing territoriale che faccia venire persone da fuori perché quando viene da fuori ha il senso della vacanza e una propensione al consumo triplicata”. Insomma è sul turismo che si deve puntare.

I lavori su corso Vittorio Emanuele e le polemiche arrivate fino al consiglio comunale straordinario

Il tema è esploso nelle scorse settimane con quel documento con cui Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio hanno rimesso sul tavolo del Comune tutte le vertenze della città inerenti i lavori pubblici. Per voce di Vincenzina De Santis (Confcommercio) è arrivata anche al consiglio comunale straordinario sugli appalti tenutosi il 3 luglio a Palazzo di Città.

Un intervento fatto, con non poco fastidio da parte delle associazioni, in coda e cioè dopo che anche i politici avevano parlato. In quell'occasione l'ennesimo invito a posticipare quei lavori al 21 agosto, ma così per ora non sarà. Al massimo, come detto, si potrebbe partire il 31 e non il 24 luglio. La certezza però non c'è e questo per Barbara Lunelli, vicepresidente vicario di Confartigianato raggiunta da IlPescara, è ancora più grave perché, spiega, “non solo abbiamo fatto una conferenza stampa il 23 giugno e siamo stati in aula il 3 luglio, ma abbiamo anche inviato una pec per avere una risposta certa sulla data di avvio dei lavori nonostante le nostre proposte alternative anche in merito alla viabilità, rimaste anch'esse senza risposta”.

In occasione del consiglio si è parlato anche dei lavori su corso Umberto che già avevano chiesto di spostare al 2024 e, ovviamente di viale Marconi che, saldi o no, lamentano sia quelli del comitato che le sigle, di danni ai fatturati ne avrebbero subiti già troppi senza neanche avere ancora avuto il collaudo per la nuova viabilità.

“Riteniamo più in generale che la politica e la gestione dei lavori pubblici nel comune di Pescara vada profondamente ripensato – ha detto de Santis in aula - : soprattutto gestito in un rapporto che tenga in debita considerazione le istanze della città, delle forze economiche e sociali, delle imprese, dei cittadini”.

“Le nostre ragioni di doglianza vanno oltre le questioni legate alla viabilità, perché le criticità nel rapporto con l’amministrazione comunale della città affondano anche su altri punti, sui quali la discussione si sviluppa da tempo, e che non hanno trovato risposta alcuna in grado di soddisfare le esigenze degli operatori che abbiamo rappresentato: parliamo del regolamento igienico-sanitario che va assolutamente riveduto e piano di risanamento acustico – ha concluso la rappresentante della Confcommercio riportando in auge il tema 'piazza Muzii' -: temi di grande attualità che vedono applicati a Pescara criteri interpretativi non più attuali, ma in grado di mettere in ginocchio aree di grande rilievo per l’offerta turistica”. Saldi inclusi.

Polemiche e timori ci sono, ma i saldi partono e lo fanno con nuove regole: il vademecum di Confesercenti

Al di là dei timori per la scarsità di spesa che si calcola ogni abruzzese avrà, Dolci e Menna a nome della Fismo ricordano che proprio l'associazione ha lanciato l'operazione SaldiTrasaprenti per tutelare il buon lavoro dei negozi di vicinato all'insegna del nuovo Codice di Consumo. Questo ribadendo però come “anche per questo abbiamo fatto appello più volte affinché le autorità intervenissero per arginare i colossi che infrangono le regole. In ogni caso i consumatori sanno che nei loro negozi di fiducia non ci saranno sorprese”.

Per evitare quelle sorprese hanno quindi realizzato un vero e proprio vademecum a cui sono chiamati ad aderire gli associati per rendere migliore l’esperienza dello shopping di fine stagione. Vademecum di cui parlano il presidente regionale di Confesercenti Daniele Erasmi e il direttore Lido Legnini.

“I nostri associati da sempre applicano queste regole perché non sono improvvisati e restano in negozio anche dopo i saldi: basano sulla fiducia con il cliente il loro progetto di vita e di impresa – scrivono in una nota congiunta – e questi 8 punti ne sono una ulteriore testimonianza. Ci appelliamo anche alle amministrazioni locali perché consentano ai consumatori di raggiungere facilmente i centri urbani affinché mobilità e le politiche della sosta non fungano da ostacoli per i consumatori”, aggiungono e non è difficile immaginare che queste parole le rivolgano anche all'amministrazione di Pescara proprio per quei lavori in fase di partenza.

Le otto regole di Confesercenti per garantire “SaldiTrasparenti”

  1. Prezzi e sconti sono trasparenti: il prezzo di partenza è evidenziato in chiaro, ed è quello più basso praticato negli ultimi 30 giorni; lo sconto viene indicato in percentuale rispetto al prezzo di partenza; è indicato con evidenza il prezzo finale scontato
  2.  Il pagamento può essere effettuato in contanti (fino al limite di 5.000 euro), ovvero con carta di debito o credito
  3. Oltre a garantire la migliore qualità dei capi in vendita, l’esercizio assicura il rispetto delle norme in materia di commercio dei prodotti di abbigliamento e quelle sulla garanzia della conformità del bene al contratto
  4. I prodotti in saldo, a meno che non sia diversamente indicato (ad es. capi risalenti alla corrispondente stagione dell’anno precedente), appartengono tutti a stock relativi alla stagione in corso
  5. I prodotti in vendita rispondono alle norme in materia di etichettatura di cui al “Codice del consumo” (D. Lgs. n. 206/2005), quindi sono sicuri e recano l'indicazione dell'identità e degli estremi del produttore
  6. Le merci in vendita rispondono alle norme sulla denominazione delle fibre e sull'etichettatura e contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili, di cui al Regolamento CE n. 1007/2011
  7.  In caso di prodotto che presenti difetti, lo stesso, in conformità a quanto previsto dal “Codice del consumo”, qualora vi sia disponibilità di altro capo analogo, verrà sempre sostituito, previa presentazione della prova d’acquisto (scontrino fiscale o di cortesia, fattura); altrimenti verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto
  8. In caso di mancato gradimento, il capo, se richiesto entro i 15 giorni successivi all’acquisto, previa presentazione di scontrino fiscale o di cortesia o fattura, verrà senz’altro sostituito, anche durante il periodo dei saldi, con altro capo a scelta dell’acquirente di pari valore (sempreché ovviamente lo stesso non sia stato usato e venga riportato nell’esercizio nello stato in cui si trovava al momento dell’acquisto); qualora non vi sia disponibilità di capi che incontrino l’interesse dell’acquirente, a questi verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto.
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