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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

In Abruzzo il 15 per cento dell'agricoltura è bio: 50 milioni di finanziamenti dalla Regione per crescere ancora

A fare il punto è il vicepresidente della giunta regionale e assessore al ramo Emanuele Imprudente che sottolinea come i numeri siano più che raddoppiati negli ultimi anni. L'obiettivo è raggiungere il target del 25 per cento previsto dalla Ue per questo i finanziamenti sono aumentati del 40 per cento

“Negli ultimi anni gli indicatori legati al bio sono più che raddoppiati, raggiungendo un lusinghiero 15 per cento del totale della superficie agricola utilizzata”. A fornire il dato è il vicepresidente della giunta regionale ed assessore all'Agricoltura Emanuale Imprudente in occasione del convegno “Appuntamento con il bio” promosso da Isema (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare” cui ha partecipato anche il sottosegretario Masaf (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) Luigi D'Eramo, del commissario straordinario Isema Livio Proietti e, da remoto, del ministro di riferimento Francesco Lollobrigida.

La Regione dunque punta sul biologico e per questo, fa sapere Imprudente, nella programmazione 2023-2027 sono stati messi a disposizione delle aziende abruzzesi circa 50milioni di euro da investire proprio sul bio. Una somma che prevede anche l'aumento delle premialità per le colture praticate premiando anche i pascoli biologiche delle aziende zootecniche. Uno stanziamento che, sottolinea Imprudente, “il 40 per cento in più rispetto ai precedenti programmi: si tratta di un asset per noi strategico, una leva fondamentale nel processo di crescita economica del comparto agricolo abruzzese e nell’ottica di un ulteriore sviluppo sostenibile delle zone rurali della regione”.

“Abbiamo accettato la sfida che l’Europa ci ha lanciato e ben prima del 2030 – continua il vice presidente –: raggiungeremo il target del 25 per cento, anche grazie ad una spesa regionale che ha già impegnato tutti i fondi a disposizione ben prima della data di chiusura del Programma di sviluppo rurale (Psr), fissata al 31 dicembre 2025”.

“La maggior quota di biologico in Abruzzo – conclude Imprudente – riguarda il settore vitivinicolo e poi quello dell’olio; uno degli obiettivi è quello di potenziare il biologico nel settore zootecnico, per garantire la massima qualità delle carni e di tutti i prodotti della filiera”.

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