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Economia

Abruzzo fanalino di coda per l'artigianato nel primo semestre 2023: male manifatturiero, trasporti e ristorazione

Lo studio di Aldo Ronci per la Cna ha mostrato che la nostra regione è all'ultimo posto in Italia per l'andamento delle imprese artigiane nel primo semestre del 2023

Primi sei mesi negativi per l'artigianato abruzzese nel 2023. A dirlo lo studio di Aldo Ronci per conto della Cna Abruzzo, che mostra come la nostra regione sia all'ultimo posto in Italia per l'andamento delle imprese artigiane nel primo semestre dell'anno:  un primato negativo in cui spiccano settori in grande sofferenza come manifatturiero, riparazione auto, trasporti e ristorazione.

A livello assoluto abbiamo una flessione delle imprese artigiane 126 unità e una perdita percentuale dello 0,45%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di una crescita media nazionale dello 0,18% con una diminuzione delle nuove iscrizioni e un aumento delle cessazioni. A livello territoriale, il Pescarese è la provincia con i dati meno negativi.  In testa l’Aquilano e della provincia di Chieti, con flessioni rispettivamente di 44 e 40 unità: numeri assai negativi che pongono le due realtà a 97esimo e 99esimo posto (su 105 province in totale) della graduatoria italiana. Performance leggermente meno negative sono invece quelle realizzate dalle province di Teramo (-23) e Pescara (-19). Quanto ai settori produttivi, i primi sei mesi dell’anno fanno registrare andamenti particolarmente negativi per quel che riguarda manifatturiero (-69); riparazione auto e prodotti per la casa (-35); trasporti (-26); ristorazione (-31). Con gli unici incrementi di una certa entità registrati nelle costruzioni a Pescara (+14) e Teramo (+13), e nei servizi alla persona all’Aquila (+10).

Il presidente regionale della Cna Savino Saraceni:

"Da due anni è  ferma nel cassetto una norma contenuta nella legge numero 9 del maggio 2021, votata all'unanimità dal consiglio regionale. Una norma che prevede l’assegnazione di 5 milioni di euro attraverso il sistema dei confidi, con il rilascio di un voucher per l'abbattimento dei costi degli interessi e della garanzia. Assieme alle altre associazioni della micro e piccola impresa siamo tornati a sollecitarne il rapido sblocco, perché di tempo a disposizione ne abbiamo pochissimo: assistiamo a un’impennata che ha portato i tassi d’interesse praticati dalle banche tra l’8 e il 9%. Insostenibile davvero, per un mondo di imprese che continua a mandare alle istituzioni pressanti richieste di aiuto"

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