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Cronaca

WWF: assurde le proteste dei pescatori di vongole lungo la costa del Cerrano

Rabbrividisce il WWF dinanzi alle proteste dei pescatori di vongole nell'area del Cerrano. E' assurdo infatti, secondo gli ambientalisti, anteporre i propri interessi quando si tratta di molluschi che provvedono a pulire il nostro mare

A capeggiare la protesta è stato il Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento di Pescara , meglio noto come Co.Ge.Vo. Abruzzo. A scatenare la protesta è stato il divietro di transito nell'area del Cerrano delle cosiddette "tubosoffianti", cioè i pescherecci che pescano telline, vongole e quant'altro.

"Adesso che la fauna ittica è seriamente compromessa" - come sottolinea il Presidente del WWF, Luciano di tizio - "è assurdo voler proseguire nella pratica che ha maggiormente contribuito al suo impoverimento".

Così conclude Di Tizio: "L'azione delle turbosoffianti andrebbe bandita e bloccata in ogni luogo della costa italiana, lasciando invece spazio a sistemi di pesca tradizionali, meno invasivi e meno dannosi".

Questo divieto non è per sempre, si tratta soltanto di un divieto transitorio. L'obiettivo è fare in modo che la Chamelea gallina, nome scientifico della piccola vongola adriatica, risulta al momento ancora abbondante ovunque ci sia un fondale sabbioso.

Il wwf sottolinea che la costa abruzzese è lunga 82 km e quindi non è così assurdo fare a meno di 7 km, quelli proprio della Torre del Cerrano. All'ombra di Torre Cerrano ogni settimana si registra almeno un avvistamento di delfini, si rivedono pesci ago, pesci trombetta, cavallucci mariniPer questo è importante preservare la fauna ittica

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