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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Moscufo

Sottraggono denaro a una barista di Moscufo con la "truffa del resto", raggiunti e arrestati dai carabinieri

Dopo la segnalazione della vittima del raggiro i carabinieri di Loreto Aprutino hanno raggiunto e fermato due uomini campani già noti alle forze dell'ordine

Avrebbero raggirato la cassiera di un bar di Moscufo, sottraendole del denaro, con il metodo della cosiddetta "truffa del resto" ma sono stati raggiunti e arrestati dai carabinieri della Stazione di Loreto Aprutino.
L'episodio è avvenuto nella mattinata di sabato 3 febbraio e i militari dell'Arma hanno eseguito l’arresto in flagranza di reato di due uomini della Campania, già noti alle forze dell'ordine, per il reato di truffa in concorso.

In particolare i due soggetti, una volta entrati in un bar di Moscufo, con il pretesto di acquistare un “gratta e vinci” avrebbero tratto in inganno la cassiera, inducendola a consegnare loro una banconota da 50 euro eccedente rispetto alla somma realmente dovuta per il cambio di alcuni tagli di banconote, andando così a configurare quella che in gergo è anche definita “truffa del resto”.

In un primo momento, l’ignara vittima è caduta nell’inganno ed effettivamente ha consegnato ai due malviventi la somma di denaro non dovuta, ma pochi istanti dopo, si è accorta di essere stata raggirata e, allertando il 112, si è posta all’inseguimento dei due malfattori che nel frattempo si erano allontanati dal locale a bordo della loro automobile. Dopo poco tempo, una pattuglia della Stazione carabinieri di Loreto Aprutino, ricevuta la richiesta d’intervento e grazie anche alla minuziosa descrizione della vittima relativa all’autovettura in uso ai due malviventi, li ha intercettati bloccandoli per poi condurli in caserma. All’esito dei dovuti accertamenti investigativi, eseguiti sulla scorta di quanto denunciato dalla vittima e ricostruita l’esatta dinamica dei fatti, anche tramite la visione delle immagini di videosorveglianza del pubblico esercizio, i responsabili della truffa sono stati dichiarati in stato di arresto. Nella mattinata del 5 febbraio si è tenuta l’udienza nel tribunale di Pescara al termine della quale il Giudice, concordando con le risultanze investigative raccolte dai carabinieri, ha convalidato l’arresto e applicata a entrambi i rei la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

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