Polizia: arresti per truffa agli anziani, rapina e violenza sessuale

Si è conclusa la conferenza stampa indetta dal Questore Paolo Passamonti dopo che la Polizia di Pescara, nell’ambito di tre distinte attività di contrasto alla criminalità locale, ha arrestato cinque persone, indagate a vario titolo per truffa ai danni di anziani, rapina e violenza sessuale. La Squadra Mobile e la Squadra Volante della Questura hanno dato esecuzione a tre misure cautelari restrittive emesse dall’ufficio del Gip su richiesta della Procura della Repubblica.

TRUFFA A UN'ANZIANA - Tre fratelli di etnia rom, italiani, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in quanto indagati in concorso per un furto in abitazione, avvenuto nel pomeriggio del 16 ottobre scorso in via Cesano, ai danni di un’anziana di 87 anni affetta dal morbo di Alzheimer. Due di loro, dopo essersi spacciati per addetti al controllo del gas, si erano introdotti nella camera da letto della donna, rubando un anello in oro del valore di 500 euro, mentre un terzo fratello era rimasto in strada facendo da palo.

LA RAPINA DEL 9 NOVEMBRE - Un altro uomo, di nazionalità marocchina, è stato rinchiuso in carcere in quanto indagato per concorso in una rapina avvenuta nei pressi del terminal della stazione ferroviaria, a bordo di un autobus, lo scorso 9 novembre. L’uomo, infatti, insieme a due complici che erano stati arrestati nell’immediatezza dei fatti, si era impossessato di un cellulare usando violenza e minaccia nei confronti di un minore.

VIOLENZA SESSUALE - Un cileno, invece, è finito in carcere in quanto indagato per aver violentato e rapinato una prostituta romena nel mese di luglio dello scorso anno.