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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Riviera Nord / Piazza Le Najadi

Individuata la nuova Fontana per piazza Le Najadi

Una ninfa in bronzo, che risorge dall'acqua e che si proietta verso il cielo, simbolo dell'immensità. E' questa la statua realizzata da un artista di Lecce, Alessandro Mangia

Una ninfa in bronzo, che risorge dall’acqua e che si proietta verso il cielo, simbolo dell’immensità. E’ questa la statua, alta 2,20 metri e con una base di 140 centimetri, realizzata da un artista di Lecce, Alessandro Mangia, che verrà installata nel cuore della Fontana Le Najadi, in corso di realizzazione nella nuova piazza Le Najadi, sulla riviera nord.

“Per la realizzazione della statua – ha detto Alessandro Mangia – che doveva rappresentare una figura mitologica, mi sono ispirato all’acqua e alla verticalità dell’opera; dovevo unire i due elementi, dunque il movimento e la vibrazione dell’acqua che zampilla, e la forma plastica, realizzando un’opera classica classicistica. E penso di aver dato l’immagine dell’acqua che danza e delle sue vibrazioni”.

Quindici i bozzetti ricevuti per il concorso di idee lanciato lo scorso aprile dal Comune, e tra i quali una Commissione di esperti ha selezionato l’opera giudicata più idonea. I bozzetti classificatisi ai primi posti verranno comunque tenuti in considerazione per le prossime opere che saranno realizzate in città. È già in fase di realizzazione l’impianto elettrico e idrico.

Nelle scorse settimane è stato effettuato lo scavo di diversi metri a terra, e sarà il Comune a costruire materialmente la fontana, con una serie di zampilli circolari alti oltre 2 metri, che si alzeranno direttamente da terra, sullo stile di piazza Le Laudi. Al secondo posto si è classificato il bozzetto inviato da Tonino Santeusanio di Crecchio, allievo di Andrea Cascella.

Al terzo posto, ex equo, due bozzetti, quello di Alessandra De Sanctis, di Picciano (targa ritirata da un cugino), e al pari anche l’opera di Franco Murer, di Belluno. Infine, la Commissione ha ritenuto di assegnare anche due menzioni speciali: la prima ad Avetisyan Vigen, di Firenze; la seconda invece è andata a Marco Mazzei e alla sorella Maria Mazzei.

“Faccio lo scultore da quando sono nato – ha detto Tonino Santeusanio, secondo classificato – e pensando alle Najadi ho pensato all’innocenza di una ragazza pura, una ragazza che si protegge dall’acqua e in questo modo protegge la sua stessa innocenza”.

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