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Cronaca

Caso Muriana, l'ex capo della Squadra Mobile di Pescara: "Nessuno mi ha indotto al suicidio"

Questo quanto avrebbe riferito Muriana in maniera lucida nel corso dell'interrogatorio dell'altro ieri, mercoledì 17 giugno, avvenuto nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Chieti dove è ricoverato

Nessuno avrebbe indotto Piefrancesco Muriana, ex capo della Squadra Mobile di Pescara, a tentare il suicidio.
Questo quanto avrebbe riferito Muriana in maniera lucida nel corso dell'interrogatorio dell'altro ieri, mercoledì 17 giugno, avvenuto nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Chieti dove è ricoverato.

È quanto emerge, come riferisce Ansa Abruzzo, dagli ambienti della Procura di Chieti. Muriana avrebbe spiegato anche i motivi che l'hanno portato a provare l'insano gesto.

Muriana aveva tentato di togliersi la vita mercoledì mattina inalando il monossido di carbonio prodotto dalla Toyota Yaris del padre nei pressi del parcheggio dello stadio di Francavilla al Mare attraverso un tubo collegato dalla marmitta all'abitacolo. Resta naturalmente aperto il fascicolo per istigazione al suicidio.

Del caso di occupa la Procura di Chieti in coordinamento con quella di Pescara.

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