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Cronaca Torre de' passeri

Morta Marisa Di Russo, lutto per la scomparsa della professoressa nata a Torre de' Passeri

La Di Russo è venuta a mancare a Pescara, il cordoglio dell'associazione Giappone Abruzzo

È morta la professoressa Marisa Di Russo, venuta a mancare ieri, dopo una lunga malattia.
Nata a Torre de' Passeri si è laureata nell'università l’Orientale di Napoli.

In seguito si era trasferita in Giappone nei primi anni ’70, arrivando a ricoprire l’incarico di professoressa di italiano nell’università degli Studi Stranieri di Tokyo.

Figura fondamentale nella storia della didattica dell’italiano in Giappone, Marisa aveva formato generazioni di studenti della prestigiosa università. Agli inizi degli anni ’90 è stata consulente della Tv di stato giapponese per la realizzazione del programma televisivo Itariago kaiwa. Convinta assertrice dell’importanza del contatto diretto tra culture per una migliore acquisizione delle competenze linguistiche, era stata tra le prime promotrici dei programmi interuniversitari di scambio di studenti tra la sua università e quelle italiane. Importanti le ricerche e le pubblicazioni della professoressa Di Russo, che fu tra le prime a scrivere riguardo a Harukichi Shimoi, quando in Giappone vigeva ancora una sorta di damnatio memoriae dell’intellettuale. Aveva anche scritto sulla figura dell’abruzzese Raffaele Ulisse Barbolani, ambasciatore italiano nel Giappone di fine ‘800, mettendo in luce il suo ruolo fondamentale nel gestire la visita del principe Tommaso di Savoia-Genova all’imperatore Meiji. Di Russo aveva anche ritrovato in Abruzzo un raro album fotografico, commissionato dal Barbolani. Testimonianze fondamentali del Giappone del XIX secolo, le foto vennero esposte e pubblicate in unvolume dall’editore Heibonsha nel 2001.

Rientrata in Italia, come raccontano dal direttivo dell'associazione Giappone-Abruzzo, Marisa Di Russo era tornata a occuparsi dei primi incontri tra l’Europa e il Giappone. In particolare, si era dedicata a studiare l’opera del gesuita Alessandro Valignano, della cui importanza non riteneva esserci sufficiente consapevolezza in Italia e tanto meno a Chieti, sua città natale. Con il supporto della Fondazione Carichieti, aveva organizzato nel 2006 una serie di importanti iniziative in occasione del quarto centenario della morte del gesuita teatino. Tra queste un convegno internazionale che aveva visto la partecipazione di numerosi studiosi provenienti da Italia, Spagna, Cina e Giappone, due mostre e l’innalzamento di monumento a Valignano nello spazio antistante il palazzo municipale. La professoressa Di Russo si fece anche promotrice di un centro di studi dedicati al gesuita teatino, il Centro Internazionale Alessandro Valignano, il cui comitato scientifico era formato da studiosi di diverse università italiane e straniere. Contemporaneamente partecipava alla fondazione di un’associazione culturale dedicata alla promozione della conoscenza della lingua e della cultura giapponese nel territorio abruzzese, l’Associazione Giappone in Abruzzo. Marisa ne era da alcuni anni presidente. A sua cura, nel 2016 è stato pubblicato, per Olschki, il De Missione di Valignano, resoconto della prima ambasciata giapponese organizzata in Europa. Lavoratrice instancabile e ispirata, ha curato fino alla fine le bozze del volume divulgativo su Valignano, scritto su sua proposta da studiosi italiani e esperti della città di Minamishimabara nel Kyushu. La città è legata dal 2016 a Chieti, tramite un patto di amicizia, per la cui realizzazione Marisa Di Russo e l’associazione da lei presieduta avevano svolto un ruolo importante. Il direttivo e l’associazione tutta si stringono al dolore degli amici e dei familiari e porteranno avanti il lavoro iniziato dalla professoressa Di Russo nell’avvicinare sempre di più l’Abruzzo e il Giappone. 

L'ultimo saluto alla Di Russo verrà dato con i funerali che saranno celebrati oggi pomeriggio, venerdì 1 aprile, nella chiesa Nostro Signore Gesù Cristo Crocifisso in piazza Alcyone a Pescara.

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