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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Manoppello

Individuato il bracconiere che ha avvelenato un cane da tartufo e messo un ordigno sotto all'auto del padrone

L'uomo dovrà rispondere penalmente anche del reato intimidatorio nei confronti del proprietario del cane, il quale si è accorto in tempo di un ordigno incendiario posto sotto la sua vettura

Il raggruppamento carabinieri parchi del reparto Pn "Majella" ha compiuto un'importante operazione anti bracconaggio coordinata da colonnello Livia Mattei e dal tenente colonnello. Enrica Rapposelli, con l'ausilio dei carabinieri forestali di Lettomanoppello e Tocco da Casauria.
I fatti si sono verificati nei boschi di Manoppello.

Un cane da tartufo, di proprietà di un ricercatore autorizzato, è stato ucciso dopo aver ingerito delle esche avvelenate, disseminate da un uomo che ha anche tentato di incendiare l'auto del tartufaio con un ordigno rudimentale.

Lo spietato individuo è stato identificato grazie alle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Popoli, che sono risaliti a lui mediante i rilievi sulle impronte di scarpe e pneumatici. Ulteriori elementi di prova sono emersi dopo la perquisizione domiciliare. Il bracconiere deteneva in casa dei contenitori di fitofarmaci, utilizzati come veleno letale, materiale infiammante per la composizione dell'ordigno e altri strumenti per l'attività illegale di caccia. Le accuse nei suoi confronti vanno dall'uccisione di animali (articolo 544 bis) al danneggiamento (articolo 424) che sono cumulabili penalmente.

Rischia fino a quattro anni e mezzo di reclusione.

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