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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il Wwf Abruzzo sul caro bollette dell'acqua: "Si torni ad una gestione pubblica, basta speculazioni"

A chiederlo è il referente per l'acqua del Wwf Abruzzo, Luciano Di Tizio che interviene sui dati riguardanti i rincari sulle bollette idriche in Abruzzo negli ultimi 10 anni

Il servizio idrico deve tornare in mano al pubblico, rispettando l'esito del referendum popolare del 2011. Lo ha detto il referente per l'acqua del Wwf Abruzzo Luciano Di Tizio, che ha commentato i dati riguardanti gli aumenti delle bollette idriche nella nostra regione parlando di un servizio, come spiega all'Ansa, che da quando è passato in mano alle sei Spa di proprietà pubblica ma di diritto privato ha comportato sempre un aumento dei costi per i cittadini e un peggioramento del servizio facendo l'esempio del Comune di Chieti. Per Di Tizio, dunque, è necessario tornare ad una vera gestione pubblica dell'acqua, senza speculazioni:

"Si torni a una gestione veramente pubblica, come richiesto dai cittadini nel referendum del 2011, eliminando ogni forma di guadagno sull'acqua. L'utile deve servire solo a risistemare le reti, oggi a livello di un colabrodo, e non a far sopravvivere carrozzoni inefficienti, e spesso mal gestiti con ulteriore danno per i cittadini chiamati anche a ripianarne i conti. Lo abbiamo ribadito a inizio dicembre in un convegno tenuto a Chieti, presso il Museo universitario, su 'Modelli di gestione per l'acqua bene comune', anche attraverso gli interventi dei vertici di Abc Napoli (presidente, vicepresidente e responsabile dell'ufficio legale), unica in Italia ad essere passata da Società per azioni ad azienda speciale; del Presidente dell'Anci Abruzzo, nonché sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto; del professore di diritto pubblico dell'Università "G. d'Annunzio" Stefano Matteucci Civitarese; del presidente dell'Ersi Nunzio Merolli."

Il referente Wwf ricorda anche il monito lanciato dall'arcivescovo di Chieti Bruno Forte riguardante la giusta considerazione di un bene primario come l'acqua e indispensabile per la vita. Ricordiamo che i dati pubblicati da Cittadinanzattiva sui costi del servizio idrico in Abruzzo hanno mostrato aumenti del 90% in 10 anni, da 2011 al 2020.


   

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