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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Vertenza casa albergo "La Pineta", l'Inps apre a nuovi ingressi: cauto ottimismo dai sindacati per il futuro dei dipendenti

Riaperti i termini del bando per l'accoglienza di altri 16 ospiti che determinerebbe il riequlibrio economico-finanziario e dunque dovrebbe tutelare i dipendenti anche dalla riduzione di ore, Di Giovanni (Fp-Cgil): "Vedremo, pronti anche allo sciopero"

L'Inps (Istituto nazionale previdenza sociale) riapre il bando per l'ammissione di nuovi ospiti nella casa albergo “La Pineta” dove da settimane va avanti lo stato di agitazione dei lavoratori e le lavoratrici supportati dai sindacati (Fp-Cgil, Fials, Filcams Cgil e Fisascat Cisl). Bando che permette di fare domanda per entrare nella struttura entro il 10 luglio con un totale di 16 nuovi posti messi a disposizione (8 per 4 camere doppie e altri 8 per le singole). Un numero che porterebbe a 77 quello totale delle persone che risiedono nella struttura e che, soprattutto, risolverebbe in modo definitivo il problema del riequlibro economico-finanziario senza il quale il nuovo gestore, come hanno sempre sottolineato i sindacati, non era in grado di assicurare tutti i posti di lavoro e i diritti acquisiti dai dipendenti in termini di ore. Una notizia che le organizzazioni sindacali accolgono con “cauto ottimismo”, sottolinea Massimo Di Giovanni della segreteria regionale Fp-Cgil. Tra il bando e il reale ingresso in struttura, infatti, l'auspicio è che non si incontrino intoppi burocratici: “Spero – aggiunge Di Giovanni – che l'Inps non metta vincoli o paletti ostativi a chi si propone per entrare nella casa albergo”. Attualmente gli ospiti sono 61, due dei quali arrivati i primi di giugno.

Di pochi giorni fa la notizia che un licenziamento nel frattempo c'è stato. Un licenziamento ritenuto “illegittimo e ingiustificato” dai sindacati che fanno sapere di avere intenzione di impugnarlo legalmente dato che, spiega il rappresentante Fp-Cgil, “nel capitolato è previsto l'obbligo di riprendere in servizio chi ha lavorato con il precedente appalto”. “Forse un monito neanche troppo velato – incalza Di Giovanni – per dire agli altri che sarà proposto un abbassamento di ore che si spera venga accettato supinamente”. Abbassamento di ore che, nel frattempo, avrebbe riguardato almeno due dipendenti, precisa. Avvenimenti che hanno spinto i sindacati a chiedere un tavolo urgente al prefetto con l'incontro che dovrebbe tenersi il 24 o il 25 giugno e cui dovrebbero partecipare tutte le parti in causa: sindacati, gestore e Inps oltre a rappresentanti dei lavoratori e degli ospiti della casa albergo. Tra i temi cui si chiede risposta anche il nuovo contratto che dovrebbe essere sottoscritto dai dipendenti che si occupano di ristorazione e pulizie. Niente più cooperative sociale, ma contratti multiservizi per i quali i sindacati chiedono un'omogeneizzazione di trattamento e dunque nessuna perdita di stipendio per il personale.

Ieri intanto si è svolta una nuova assemblea nella struttura. “Un incontro molto partecipato nel corso del quale è stata espressa grande solidarietà nei confronti della dipendente licenziata e di coloro che hanno visto ridursi le ore. E' una partita larga e lunga, speriamo nel frattempo che la riapertura del bando produca già i suoi effetti per quando ci vedremo in prefettura”. Se la situazione non dovesse trovare soluzione, promette Di Giovanni, “non è escluso lo sciopero con manifestazioni davanti alla struttura. Non vorremmo farlo visto che è un vero e proprio fiore all'occhiello, ma se sarà necessario lo faremo”. Infine il ruolo dell'Inps nell'intera vicenda rea, denunciano i sindacati, di non aver mai espresso una posizione chiara. “Vorremmo capire cosa pensa perché se è vero che si parla di dipendenti dei gestori è pur vero che la casa albergo è sua. Dovrebbe dire la sua rispetto a questo comportamento intransigente, illegittimo, ingiusto oltre che ostativo e punitivo verso i lavoratori e le lavoratrici”.

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