Veglia funebre di giornalisti e tecnici del Tgr Abruzzo per la cancellazione dell'edizione notturna
La manifestazione di protesta è andata in scena in via De Amicis a Pescara davanti alla sede regionale della Rai
Una veglia funebre per protestare contro la cancellazione dell'ultima edizione, quella notturna, dei telegiornali regionali della Rai.
È quella che hanno organizzato giornalisti e tecnici del Tgr Abruzzo, con tanto di lumini in mano, per protestare contro la decione dell'azienda.
L'ultima edizione della notte dei telegiornali regionali è andata in onda sabato 8 gennaio.
«Lo ha deciso la Rai per razionalizzare i costi», si legge in una nota dell'Usigrai, «un risparmio che, a conti fatti, si riduce però a una manciata di maggiorazioni serali per giornalisti, tecnici e segreteria. Basterebbe accogliere la nostra proposta di anticipare il tg alle ore 22:30 per ottenere lo stesso obiettivo. Altro che sprechi, quelli sono altrove e li abbiamo denunciati, all’amministratore delegato manca evidentemente il coraggio di affrontarli e preferisce misure di bandiera. Resterà un presidio, così lo definisce l’azienda, che per come è stato organizzato abbassando di pochissimo i costi non potrà, però, più parlare al territorio, rispondere alle emergenze, e persino semplicemente sostenere un collegamento sulle testate nazionali. Un preoccupante arretramento del servizio pubblico, imposto senza alcun confronto sindacale. Le giornaliste e i giornalisti della Rai continueranno comunque a fare del loro meglio per tenervi informati».
Questo quanto replica invece l'azienda: «In anni di rivoluzione tecnologica e di difficoltà economiche per tanti cittadini, la Rai è chiamata a rinnovare se stessa. Farlo significa anche razionalizzare sempre meglio l’impiego dei fondi dell’azienda. È un dovere verso gli utenti che pagano il canone e verso se stessa. Non vi sarà alcun arretramento del servizio pubblico. Nella notte le notizie locali di particolare attualità e rilievo potranno essere trasmesse tramite Rainews24, come avviene attualmente. Soltanto che questo costerà un numero minore di maggiorazioni per turno notturno rispetto a quante ne vengono retribuite adesso per un’edizione notturna della Testata Giornalista Regionale di 4 minuti. Tutte le misure in atto o in programma sono volte ad aumentare la qualità dei servizi. In Italia la Rai è la sola impresa editoriale che sta assumendo 90 giornalisti. L’Azienda è determinata nel voler mantenere e sviluppare gli spazi informativi, compresi quelli della TGR che potrebbero essere incrementati senza particolari costi aggiuntivi in orari di maggiore ascolto».