Infermieri chiamati a gettone, Abruzzo seconda regione per spesa: 51 milioni di euro
A fare il quadro sulla spesa del sistema sanitario territoriale è il ministro Orazio Schillaci: più dell'Abruzzo ha speso solo la Regione Lombardia
«Dall`analisi territoriale sulla spesa effettivamente sostenuta dalle stazioni appaltanti nell`intero periodo 2019-2023 con specifico riferimento alla fornitura di personale medico e infermieristico emerge in primis che tutte le Regioni (tranne la Povincia Autonoma di Trento) risultano coinvolte in tale processo di approvvigionamento».
A riferirlo è il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, come riporta l'agenzia AskaNews.
Le Regioni maggiormente impegnate dal punto di vista economico sono la Lombardia (56 milioni di euro), l'Abruzzo (51 milioni di euro) e il Piemonte (34 milioni), con valori nettamente superiori a quelli registrati dalle altre regioni: rispetto ad esempio al valore del Lazio, quarta regione per spesa sostenuta (13 milioni di euro), si registrano un +332% della Lombardia, un +297% dell'Abruzzo e un +165% del Piemonte. Per la Lombardia e il Lazio l`entità della spesa per personale medico è pressoché equivalente a quella per personale infermieristico; per il Piemonte prevale la spesa per il personale medico; mentre per l`Abruzzo la spesa è totalmente imputata al personale infermieristico.
Schillaci ha ricordato che «la carenza di personale sanitario registrata negli ultimi anni e il ricorso indiscriminato all'esternalizzazione dei servizi core sono altresì in parte ascrivibili al reiterarsi nel tempo di rigidi vincoli di spesa per l`assunzione dei professionisti. A oggi, il tetto di spesa per il personale del Ssn è ancora parametrato alla spesa storica (quella dell`anno 2018 o se superiore quella dell'anno 2004 diminuita dell'1,4 per cento), e proprio per superare i side effects dei predetti rigidi vincoli di spesa, particolare attenzione si sta dedicando all`individuazione di possibili nuovi strumenti a regime che consentano di far fronte adeguatamente ai fabbisogni di personale delle Regioni, pur garantendo al contempo il necessario contenimento della spesa pubblica».