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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Rosati (Lega del Cane) insoddisfatta dopo l'incontro con Masci sul canile: "Totale chiusura dai politici per salvare il rifugio"

La presidente nazionale della Lega del Cane ha scritto una lettera aperta al sindaco dopo l'incontro del 26 ottobre avvenuto nel canile in merito alla chiusura della struttura in via Raiale

Versione diametralmente opposta dell'esito dell'incontro fra la Lega del Cane e l'amministrazione comunale da parte della presidente dell'associazione Piera Rosati che gestisce il canile in via Raiale. Se, infatti, il sindaco Carlo Masci sulla sua pagina Facebook aveva parlato di massima apertura da parte del Comune per trovare una soluzione idonea per gli animali del rifugio che saranno costretti al trasferimento per la chiusura del rifugio come imposto dalla Asl al Comune, la Rosati si è detta insoddisfatta:

"L'atteggiamento dei politici è stato di totale chiusura verso qualsiasi alternativa allo smantellamento completo del rifugio - al contrario di quanto dichiarato da Masci - nonostante durante una commissione consiliare registrata e verbalizzata è stato affermato chiaramente che sarebbe stato possibile valutare la sospensione dello sgombero dimostrando l’avvio di alcune migliorie richieste dalla Asl. L’unica verità che emerge dalle carte, su cui Lei dice giustamente che bisogna basarsi, è che con 15mila euro è possibile ottenere l’autorizzazione sanitaria per 23 box su 32: con 23 box il rifugio di via Raiale potrebbe continuare a operare, in misura ridotta, trovando una sistemazione alternativa e idonea ai pochi cani che resterebbero esclusi, in attesa di un nuovo rifugio. Ma anche su questo c’è stata chiusura totale al dialogo."

La presidente ha anche scritto una lettera aperta al sindaco e all'assessore Nicoletta Di Nisio che era presente all'incontro:

"L’unica verità che emerge dalle carte, su cui Lei dice giustamente che bisogna basarsi, è che con 15mila euro è possibile ottenere l’autorizzazione sanitaria per 23 box su 32. Questo è scritto molto chiaramente nella relazione tecnica predisposta dal tecnico comunale a febbraio e anche nell’integrazione del 24 ottobre 2023, in cui il tecnico scrive che i 15mila euro sono sufficienti a rispondere positivamente alle richieste della Asl. Abbiamo quindi cercato di spiegare che anche con 23 box il rifugio di via Raiale potrebbe continuare a operare, in misura ridotta, trovando una sistemazione alternativa e idonea ai pochi cani che resterebbero esclusi, in attesa di un nuovo rifugio. Ma anche su questo c’è stata chiusura totale al dialogo. Più volte lei e il dirigente avete ribadito che la convenzione con Lndc Pescara scade a fine dicembre e che non c’è nessuna possibilità di rinnovarla, come se questo fosse il punto principale della questione. Abbiamo chiarito senza mezzi termini che la nostra priorità è il benessere dei cani e non il rinnovo della convenzione alla nostra associazione,invitandola quindi a cercare un’altra associazione disponibile a occuparsi della gestione dopo aver ottenuto l’autorizzazione sanitaria effettuando i lavori richiesti. Ma anche su questo c’è stata chiusura totale. "

In un altro passaggio la Rosati scrive:

"L’unica apertura, se così la vogliamo chiamare, è stata chiedere a noi di trovare una struttura autorizzata alternativa a quella individuata dal Comune, ben sapendo che non ce ne sono nelle vicinanze di Pescara. A tal proposito, abbiamo anche chiarito che la distanza da Pescara è solo uno dei problemi legati alla struttura da voi scelta per il trasferimento dei cani della città. Il problema principale è che non abbiamo la garanzia che la struttura da voi individuata possa assicurare lo stesso tenore di vita che i cani di Pescara hanno attualmente, sgambando quotidianamente dentro e fuori la struttura, assistiti da educatori cinofili e veterinari comportamentalisti, curati senza badare a spese ricorrendo anche a cliniche romane per gli esami più approfonditi. Per questi motivi, la nostra Sezione locale ha chiesto per iscritto al veterinario responsabile sanitario della struttura in cui dovranno essere trasferiti i cani di Pescara se la gestione prevedesse le attività di cui sopra e la risposta è stata soltanto che sono rispettati i requisiti minimi previsti dalla legge regionale vigente. Ricordiamo che i requisiti minimi riguardano sostanzialmente le dimensioni dei box e pochi altri aspetti esclusivamente strutturali. 

Nell’incontro di ieri, l’assessore Di Nisio non ha avuto modo di spiegare se, durante la sua visita alla struttura da voi individuata per il trasferimento dei cani, abbia constatato di persona e/o documentato fotograficamente le condizioni in cui si trovano i cani attualmente ospitati lì o se abbia posto ai gestori delle domande in merito a come avviene la gestione quotidiana del benessere animale. Sarei lieta quindi di ricevere informazioni a tal proposito.

Per concludere, la invitiamo comunque nuovamente a considerare di richiedere l’autorizzazione sanitaria per i 23 box di via Raiale che possono essere messi a norma secondo le richieste della Asl con una spesa di 15mila euro. Una spesa peraltro già deliberata dalla sua giunta il 13 aprile scorso, con delibera n. 267, per la manutenzione straordinaria del canile municipale a cui però non è stato dato più seguito e ci chiediamo quindi che fine abbiano fatto quei 20mila euro prelevati dal fondo di riserva."

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