rotate-mobile
Attualità Popoli

La replica della direttrice della riserva sorgenti del Pescara alla Soa: "Le aree più sensibili sono rimaste chiuse e protette"

La direttrice della riserva naturale sorgenti del Pescara Piera Lisa Di Felice replica alle accuse e dichiarazioni mosse dall'associazione ambientalista Stazione ornitologica abruzzese sugli assembramenti avvenuti ieri per la pasquetta

Arriva la replica della direttrice della riserva naturale sorgenti del Pescara all'associazione ambientalista Stazione ornitologica abruzzese che aveva denunciato assembramenti e centinaia di persone nella riserva che, secondo l'associazione, avrebbero messo a rischio la fauna esistente soprattutto in questo periodo di riproduzione. La direttrice Piera Lisa De Felice, ha precisato che proprio in considerazione che nella giornata di ieri 18 aprile per la pasquetta si prevedeva l'arrivo di molte persone per trascorrere la festa all'aria aperta, si era preventivamente deciso di chiudere le zone più sensibili della riserva:

"È stato mantenuto libero accesso all’area pic - nic che si trova all’ingresso della riserva, in fascia di rispetto, al confine del parcheggio  e comunque nella zona più antropizzata per la presenza di un bar ristorante. La fine dello stato di emergenza della Pandemia Covid 19 ha portato probabilmente molte persone a voler trascorrere il giorno di pasquetta all’aria aperta: e così  c’è stato presso l’area protetta un accesso di visitatori fuori dal comune. Tuttavia si è provveduto ad implementare nell’area la cartellonistica con riportate tutte le norme di comportamento ed il regolamento della riserva. Nei giorni precedenti è stata altresì inviata una nota a tutte le forze di polizia presenti sul territorio comunale affinchè  provvedessero ad un’adeguata vigilanza presso l’area protetta ed al rispetto del regolamento. Si ribadisce che le aree più sensibili della riserva sono state completamente interdette al pubblico proprio per preservare il locus amenus e la biodiversità."

Sulla questione dell'autorizzazione alla realizzazione della "megacava" come sostenuto dall'associazione Soa, la direttrice fa sapere che la stessa da diverse decine di anni e, comunque, da molto tempo prima che fosse nominata direttore dell’area protetta.

"Per molti anni uno dei referenti dell’Associazione ornitologica abruzzese  è  stato  responsabile dell’associazione che gestiva l’area protetta: in quegli anni, anche quando sono stati sollevati dubbi o peplessità riguardo la presenza della  cava, da parte del  responsabile  dell’Associazione  non  è stata alzata una voce sui possibili danni che tale cava  avrebbe potuto arrecare. Quando anni dopo la cava è stata ampliata la sottoscritta, intanto nominata direttore della Riserva, per quanto di propria competenza, ha dovuto rilasciare un parere riguardo la Valutazione di Incidenza Ambientale: tale parere non è stato fornito in maniera incondizionata ma fornendo una lunga serie di prescrizioni a tutela della flora, della fauna  e della biodiversità."

Sull'attività canoistica, infine, la direttrice ribadisce di aver verificato che questa fosse compatibile con il rispetto degli habitat e delle specie esistenti, subordinando lo svolgimento di queste pratiche ad un'apposita valutazione di incidenza:

"Alla luce di quanto sopra esposto il comunicato della Stazione ornitologica abruzzese onlus è stato redatto estrapolando una foto dal web senza conoscere il reale stato delle cose e riportando precedenti questioni già più volte chiarite in altri comunicati sembra essere strumentale e volutamente denigratorio verso la figura del direttore”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La replica della direttrice della riserva sorgenti del Pescara alla Soa: "Le aree più sensibili sono rimaste chiuse e protette"

IlPescara è in caricamento