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Sabato, 27 Aprile 2024
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Otto ore fra treni e autobus sostitutivi da Pescara a Bologna: l'odissea vissuta dai passeggeri partiti il 3 maggio

Come riporta Bologna Today, a causa dei disagi per il maltempo i passeggeri del treno da Pescara a Bologna fra cambi e viaggi su autobus sostitutivi hanno impiegato circa 8 ore per arrivare a destinazione

Otto ore complessive per arrivare da Pescara a Bologna, a causa dei disagi sulla linea ferroviaria adriatica dovuti al maltempo. Il racconto del viaggio da incubo avvenuto il 3 maggio scorso è della giornalista di Bologna Today Noemi Di Leonardo, che ha spiegato ogni tappa del viaggio del treno partito dalla stazione centrale della nostra città e che per varie cancellazioni e ritardi ha fatto scendere i passeggeri ad Ancona:

"Succede quindi che il 3 maggio, in piena emergenza maltempo in Emilia-Romagna, per carità, alla stazione di Pescara il treno per Bologna porta, sul tabellone, 120 minuti di ritardo, poi 35, ma il puntuale sms parla di 5, almeno fino a Termoli. Beh dai. Alle 14, minuto di ritardo più, minuto di ritardo meno, viene assicurato un bus sostitutivo a Rimini, che, giammai farà le fermate del regionale, ma rispetterà quelle del treno "veloce". Mhhh no, non si scende a Rimini, si scende ad Ancona e lì c'è un bus sostitutivo, che, giammai farà le fermate del regionale, ma rispetterà quelle del treno "veloce". Armi e bagagli, i fieri utilizzatori del trasporto pubblico salgono. Beh vabbè ci metteremo un pochino di più in autobus, ma a Bologna ci arriviamo". Armi e bagagli, i fieri utilizzatori del trasporto pubblico scendono ad Ancona. Mhhh no, ad Ancona il bus non c'è, bisogna salire sul regionale per Pesaro. E a Pesaro? "Ci sarà un bus sostitutivo", che, giammai farà le fermate del regionale, ma rispetterà quelle del treno, cosiddetto "veloce". Armi e bagagli, i fieri utilizzatori del trasporto pubblico salgono sul regionale e, mhhh no, a Pesaro il bus non c'è: "Salite sul regionale per Forlì". "

Da Forlì il viaggio prosegue sul regionale fino a Piacenza:

"I fieri utilizzatori del trasporto pubblico scendono a Forlì e mhh il bus non c'è: "Salite sul regionale che arriva a Piacenza". I fieri utilizzatori del trasporto pubblico, si precipitano, alcuni perdono il primo e salgono sul secondo. Ore 20.30 circa. "Ah finalmente".

Il treno arriva a Faenza e tutti i passeggeri che, fortunati loro, erano saliti sul primo treno e sul bus di città vengono scaricati e salgono sul secondo, e sono centinaia i fieri utilizzatori del trasporto pubblico che salgono sul regionale, armi e bagagli, tutti ammassati, con persone e valigie spiaccicate, non lo chiamerei carro bestiame che le povere bestie hanno anche loro un bel da fare in questi giorni .Da Forlì a Bologna il regionale "veloce" è stato buono di fare mezz'ora di ritardo, da Pescara a Bologna quindi 8 ore non di viaggio, ma di sali e scendi, A.d. 2023."

La riflessione poi si concentra sulla differenza di prestazioni dei treni ad alta velocità lungo la linea adriatica rispetto a quella della tratta Napoli - Roma - Bologna:

"L'alta velocità, quella bella, è quella che permetterebbe di raggiungere Bologna da Bari non in 5 ore e mezza, ma in 4 al massimo. Come accade per i treni, quelli belli, che da Bologna a  Napoli – km 647- impiegano 4 ore circa. E che risentono fino a un certo punto del maltempo perchè la linea è "fatta apposta" per loro, non corre parallela al mare. Ma pare che dovranno aspettare almeno 13 anni che a occhio e croce diventano 15. Hai voglia alluvioni...Ma forse di là c'è più turismo, Roma, Firenze, la Toscana? Eh forse sì, invece di qua in Romagna non sanno più come fare, da aprile a settembre le "zimmer" sono tutte "frei" e non si affitta un ombrellone neanche a morire, infatti i balneari non protestano neanche per la riforma (?) sulle concessioni, poco gliene cale, tanto le spiagge sono vuote, non ci va nessuno, si nota anche sulla A14 il sabato mattina, deserta. 

Quindi, e ci arrivo, voglio dire che l'Italia non è "divisa in due" solo nord-sud, sopra-sotto - e di questione meridionale non se ne può più- ma anche tra destra e sinistra, o forse è meglio dire che è divisa anche "per la lunga", maltempo e non. Ma quelli di qua pagano come e a volte di più di quelli di là, al riparo da ogni forma di concorrenza: "Grazie per aver usato Trenitalia". Perchè avevamo scelta? Disse un famoso comico. "

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