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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'osservatorio per la salute mentale sulla morte del pescarese a Sambuceto: "Evidenzia l’inadeguatezza dell’assistenza territoriale psichiatrica in Abruzzo"

L'osservatorio regionale Abruzzo per la salute mentale commenta la tragica morte di Simone Di Gregorio avvenuta domenica scorsa

«La tragica morte di Simone Di Gregorio merita l'accertamento delle responsabilità da parte della magistratura. Ma nessun accertamento è necessario per provare che la sua vicenda evidenzia l’inadeguatezza dell’assistenza territoriale psichiatrica in Abruzzo. Lo raccontano da anni le indagini epidemiologiche ufficiali».
È la denuncia che fa l'osservatorio regionale Abruzzo per la salute mentale riguardo al 35enne che correva nudo verso la ferrovia a San Giovanni Teatino domenica scorsa.

Il giovane è stato poi fermato dai carabinieri attraverso l'uso del taser e poi con un sedativo somministrato dai soccorritori del 118. 

Il 35enne è però poi deceduto in ambulanza prima di arrivare nell'ospedale di Chieti. «Nell'esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari evidenziamo che la tragedia si è consumata in un giorno festivo e di ponte con il Ferragosto», si legge nella nota dell'osservatorio, «da sempre le associazioni chiedono ai centri di salute mentale di garantire il servizio anche nei giorni prefestivi e festivi. È in tali giorni che le persone sofferenti rischiano crisi importanti, determinate anche dalla solitudine e dalla carenza di cure. La politica sanitaria regionale deve assumere il ruolo di guida e deve garantire risorse per la presa in carico H24 delle persone malate. I Csm devono essere organizzati in maniera tale da realizzare questa continuità e a costruire progetti di cura che coinvolgano familiari e reti sociali. Non vogliamo più simili tragedie, conseguenze anche di discontinuità della cura, di veri abbandoni sul territorio. La malattia mentale si può curare. Servono cure integrate farmacologiche, psicologiche, sociali e che intervengano sul territorio anche per prevenire trattamenti sanitari obbligatori». 

L’osservatorio regionale per la salute mentale, rete di associazioni e organizzazioni sindacali, costituitasi nel 2019 e formata dalle associazioni di volontariato 180Amici, Altri Orizzonti, Cosma, Percorsi, Unasam e da Cittadinanza attiva, Arci, Cgil, Cisl, Uil regionali, pertanto torna a sollecitare le Autorità della Regione Abruzzo, delle aziende sanitarie e degli ambiti sociali, affinché la salute mentale venga finalmente considerata in Abruzzo un tema prioritario tra quelli che riguardano la salute dei cittadini.

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