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Domenica, 28 Aprile 2024
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Italia Nostra: "Consumo del suolo e eliminazione del verde, così la città resterà per anni nella morsa delle ondate di calore"

Cambiamenti climatici a parte per la sezione locale dell'associazione l'incapacità di affrontarli dipende anche dalle scelte fatte dall'amministrazione: dagli asili in via della Fornace Bizzarri e via Santina Campana al palazzo della Regione nell'area di risulta l'unica top-ten per Pescara resterebbe proprio quella delle città più calde

Se Pescara è sempre tra le città più calde del Paese una ragione c'è per la sezione locale di Italia Nostra ed è anche nelle scelte fatte dall'amministrazione ecco perché, sostiene l'associazione, se non ci sarà un cambio di rotta che si dovrebbe tradurre nel non utilizzo massiccio del suolo, nell'aumentare il verde, la terra e le piante aumentando la permeabilità e l'ombra, sarà così anche nei prossimi anni. Il tempo è quello di “correre ai ripari” afferma Italia Nostra in una nota, ma in città si starebbe assistendo a tutto il contrario e così le ondate di calore diventano l'occasione per tornare a criticare le scelte fatte dalla giunta Masci che, sottolinea ancora Italia Nostra, non starebbe facendo altro che perseverare nel procedere proprio nella direzione sbagliata.

Situazioni quelle di cui torna a parlare l'associazione cui si assiste “increduli”. La prima è la vicenda di via della Fornace Bizzarri dove “è stato già posizionato il cantiere per eliminare il parco; si sono addirittura preparati in anticipo ed il via sarà dato appena dopo la lettura di una prossima sentenza del consiglio di Stato che il Comune di Pescara considera già come favorevole”, tuona Italia Nostra esprimendo ancora una volta vicinanza ai residenti che hanno anche organizzato un flash mob, l'ennesimo, per denunciare quella che sarebbe l'ennesima “prepotenza” dell'amministrazione. “hanno chiamato i vigili e la polizia per difendere i lavori dai bambini pronti a tirargli le palline di carta, da nonni e nonne muniti di protesi ma anche di bastoni – ironizza quindi l'associazione - . Le chiamano persone fragili ma, ad ogni buon conto, hanno dispiegato forze come per una sommossa. Non devono essere fragili: la mortalità per l’isola di calore, aumentata dell’11 per cento negli ultimi anni, se la devono beccare per forza di imperio”.

Quindi gli orti urbani di via Santina Campana che spariscono anche loro per far posto ad uno dei nuovi asili nido che serviranno la città. “I cittadini che li coltivavano hanno fatto una foto di gruppo prima di abbandonare i terreni che avevano fatto fiorire e fruttificare: un’altra area attende il suo cantiere a discapito del verde, mentre permangono chiuse o addirittura in vendita, strutture pubbliche”. “Lo stesso – incalza Italia Nostra - avverrà per il parco '8 marzo': fatto e finito, verrà smantellato per una struttura sanitaria”.

“Il bilancio è sempre lo stesso, meno metri-quadrati di verde”, chiosa la sezione locale dell'associazione che da dire ne ha anche per corso Vittorio Emanuele dove “dopo aver inventato il 'Viale degli arbusti', è aperto il cantiere per l’ennesima sistemazione che inserirà al posto di alberi delle pergole con grandi fondamenta. Occupando col cemento le aiole esistenti, si impedirà così anche per il futuro di piantarvi degli alberi ombrosi”.. Anche la strada Parco non avrà bisogno di ombra, perché stanno tagliando alberi proprio ora, in vista dei lavori; anche qui non esiste la legge a protezione dell’avifauna che vieta taglio o potature di alberature fino a settembre”, si legge ancora nella lunga nota.

“Per l’ombra ci sono i balconi, sotto i quali già oggi i cittadini cercano rifugio camminando rasente i muri; e gli uccelli troveranno casa da qualche altra parte, salvo esserne di nuovo scacciati coi prossimi lavori. Infine si prepara il colpo finale: l’enorme volume di cemento da riversare col palazzo della Regione in pieno centro, sulle aree di risulta dove i cittadini aspettavano il grande parco centrale da 35 anni”.

“Se volevamo un primato lo abbiamo raggiunto – conclude Italia Nostra -: Pescara rimarrà anche nel futuro sempre nella top-ten delle città più calde e con maggior consumo di suolo. Ormai è rimasta l’unica classifica che riusciremo a scalare in positivo”.

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