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Domenica, 24 Settembre 2023
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Sette morti sul lavoro in Abruzzo dall'inizio del 2022: la nostra regione è in "fascia gialla"

I dati sono stati diffusi dall'osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre

Sono 569 i lavoratori che hanno perso la vita da Nord a Sud del Paese da gennaio a luglio 2022, con una media di 81 morti sul lavoro ogni mese. I dati sono stati diffusi dall'osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering di Mestre con il presidente Mauro che evidenzia come le morti non accennino a diminuire nel 2022, nonostante i dati ufficiali mostrino un calo complessivo rispetto al 2021 del 16%, anche se i dati sono alterati e condizionati dalla quasi totale assenza di decessi Covid rispetto al 2021.

"Quest’anno sono solo 11 su 463, ossia il 2%. Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono passati dai 171 del primo semestre 2021 ai 452 del corrispondente periodo del 2022, con un eclatante e drammatico incremento del 164%”. È questa la prima proiezione commentata da Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, con cui anticipa le costanti criticità dell’emergenza nel nostro Paese. E l’insicurezza sul lavoro si legge nitidamente anche nelle denunce totali di infortuni cresciute del 41,1% rispetto al 2021, arrivando a quota 441.451."

A livello regionale, a finire in zona rossa alla fine dei primi sette mesi del 2022, con un’incidenza superiore al 125% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 18,3 ogni milione di lavoratori) sono: Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise Calabria e Umbria. In zona arancione: Marche, Toscana, Puglia, Sicilia, Campania, Emilia Romagna e Veneto. In zona gialla: Sardegna, Piemonte, Lazio, Abruzzo e Lombardia. In zona bianca: Basilicata, Liguria e Friuli Venezia Giulia. (In allegato e sul sito www.vegaengineering.com/osservatorio sono disponibili i grafici e i dati).

A guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è ancora la regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia, cioè la Lombardia (60). Seguono: Veneto ed Emilia Romagna (39), Lazio (35), Toscana (34), Campania (32), Piemonte (31), Sicilia (27), Puglia (26), Trentino Alto Adige (19), Calabria e Marche (14), Sardegna (10), Umbria (9), Abruzzo (7), Liguria (5), Valle D’Aosta (4), Molise (3), Basilicata e Friuli Venezia Giulia (2).

A livello provinciale, la provincia di Pescara fa registrare un decesso dall'inizio del 2022.

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