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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Dal conservatorio di Pescara a Radio Deejay: la storia di Matteo Passarelli

Musicista classe 1989, da diversi anni collabora con la nota emittente radiofonica come compositore e sound designer di colonne sonore e jingle

Si chiama Matteo Passarelli ed è un musicista classe 1989, diplomato con lode in composizione contemporanea al conservatorio "Luisa d'Annunzio" di Pescara, sotto la guida del maestro Angelo Valori. Da diversi anni collabora come compositore e sound designer di colonne sonore e jingle per Radio Deejay, Radio Capital e One Podcast (la piattaforma del Gruppo Elemedia): per lui si tratta di un’opportunità di forte confronto con talent e artisti di spessore.

La realizzazione della sigla di “Passa dal Basement”, il canale YouTube del celebre conduttore radiofonico Gianluca Gazzoli, è solo l’ultimo risultato scaturito da queste partnership radiofoniche di Passarelli. Sulla sua attività di musicista a 360 gradi, il compositore aggiunge: «Attualmente lavoro come produttore e songwriter con numerosi artisti italiani e americani. Un’esperienza che rende unico e indispensabile il mio rapporto con autori, compositori e interpreti. La conoscenza e la consapevolezza di una vera pluralità di generi e di stili sono skills indispensabili per mantenere costantemente attivo il mio rapporto con la discografia e il mainstream pop».

Subito dopo gli studi, Matteo ha creato e curato arrangiamenti e orchestrazioni nell’ambito dei concerti di grandi artisti, fra cui Giuliano Sangiorgi, Morgan, Karima e Serena Brancale. È docente di produzione e arrangiamento al Cet - Centro Europeo Toscolano, la prestigiosa scuola di Mogol, centro di eccellenza universitario della musica popolare. Di questo ruolo dice: «Il Cet sposa perfettamente la mia visione didattica, nonché quella di valorizzare e qualificare principalmente nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all'importanza della canzone e alle esigenze etiche della comunicazione».

Passarelli ha molte frecce al suo arco musicale e molti sogni nel cassetto: «Mogol nel 2016, quando ascoltò la mia prima composizione, si complimentò dicendomi: “La tua musica racconta”. Mi piacerebbe scrivere una colonna sonora per un film o per una serie tv così che le mie composizioni, insieme alle scene, possano fondersi e raccontare».

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