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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Federmanager sul nuovo consiglio d'amministrazione di Ambiente spa: "Basta puntare alle poltrone, servono persone capaci"

Florio Corneli, presidente per l'Abruzzo e il Molise, entra nel dibattito in corso in vista della modifica dello statuto della società che si occupa dei rifiuti e rivolge il suo appello a tutto il consiglio comunale: "Si valutino i curriculum"

“Uscire dalle logiche delle lottizzazioni politiche e puntare sulle competenze professionali”. Questo l'invito che Florio Corneli, presidente Federmanager Abruzzo e Molise, rivolge alla maggioranza, al sindaco Carlo Masci e alle opposizioni in merito al dibattito in corso in consiglio comunale sulla modifica allo statuto della società dei rifiuti Ambiente spa.

“In questa diatriba che da giorni tiene banco in Comune ci si è concentrati esclusivamente sulla fredda logica dei numeri, su un consigliere in più o in meno da nominare – afferma Corneli –, ma non è mai stato toccato il tema della qualità e dei curriculum. Voglio ricordare che la società Ambiente spa è nata soprattutto per gestire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in maniera efficiente, per creare impianti in loco e snellire così l’intera filiera, evitando gli alti costi di trasporto e trattamento fuori regione, come avviene oggi con una parte dei rifiuti portati addirittura in Veneto. I componenti del consiglio di amministrazione non possono essere nominati attingendo dalla lista dei 'primi dei non eletti' bensì guardando alle competenze, alle esperienze maturate e alla storia professionale, considerando il contributo che potranno apportare a un servizio che oggi è tra i più costosi per la collettività ma anche tra i più utili, soprattutto in vista delle future sfide in materia di sostenibilità ambientale”.

“La polemica che tiene banco in questi giorni è sterile – incalza il presidente Federmanager –, il compenso di un singolo consigliere incide solo minimamente sul bilancio della società: parliamo di circa 15mila euro annui a fronte di un bilancio che ammonta a 22 milioni di euro”. Per Corneli dunque non la priorità è quella di scegliere consiglieri competenti. “In questo delicato frangente – conclude – è opportuno puntare sul merito personale e professionale del futuro presidente e dei consiglieri, valutando le idee, la storia personale e professionale, la capacità di lavorare in team, ma anche la creatività e la proattività, riuscendo ad adattarsi a nuovi contesti e a risolvere problematiche complesse, così come avviene nelle grandi aziende”.

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