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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Emissioni di biogas nelle discariche: per controllarle ora ci sono i droni

Avviato da quella di Cerratina il progetto "Le Aquile" guidato dall'Arta, il direttore generale Dionisio: "Rilevando le differenze anomale di temperatura si possono individuare diffusione di emissioni e possibili evidenze di autocombustione"

Droni sulle discariche abruzzesi per monitorare le emissioni di biogas attraverso ispezione termografica e la prova generale è stata già fatta in quella di Cerratina, una delle più grandi d'Abruzzo. Ha ufficialmente preso il via il protocollo di indagine ambientale adottato dall'Arta (Agenzia regionale tutela ambientale) Abruzzo che attraverso la rilevazione del profilo di temperatura, vuole tenere sotto controllo le discariche del territorio.

A sorvolare nei giorni scorsi la discarica di Cerratina sono quindi stati i droni che l'Agenzia ha in dotazione nell’ambito del progetto “Le Aquile” coordinato dal dirigente ambientale Mosè Lamolinara. Sono quindi state acquisite le immagini termiche che permetteranno una valutazione più approfondita dell’efficacia della captazione di biogas. La tecnica è all’avanguardia e promette di monitorare, attraverso il differenziale di calore, le emissioni che si sprigionano dal sottosuolo nel loro percorso di risalita verso la superficie. “Nel campo della termografia – dichiara il direttore generale dell'Arta Abruzzo Maurizio Dionisio - i droni permetteranno di rilevare rapidamente le differenze anomale di temperatura, consentendo di individuare fenomeni di diffusione di biogas o possibili evidenze di autocombustione”. L’obiettivo principale, da centrare più agevolmente grazie all’ausilio dei droni, è di impedire la dispersione del biogas in atmosfera mantenendo la pressione interna all’ammasso dei rifiuti entro valori di poco inferiori a quelli atmosferici.

Un progetto che permetterà di effettuare un’accurata mappatura e un controllo capillare soprattutto delle zone più rischiose, identificando le aree in cui la captazione di biogas dovrà essere resa più efficace. “Si tratta di strumentazioni tecnologicamente avanzate – aggiunge il direttore tecnico di Arta Abruzzo Massimo Giusti – in grado di risolvere numerose problematiche. Sono note infatti le criticità storicamente legate alle emissioni delle discariche che vanno dai miasmi olfattivi alle dispersioni di metano, queste ultime particolarmente critiche sia per motivi di sicurezza che per il potenziale climalterante associato a questo gas, notevolmente superiore a quello della Co2”.

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