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Elettrificata la strada parco per il passaggio del filobus che viaggerà a 25 chilometri orari: le critiche del comitato

Nel corso dell'edizione del 15 gennaio di Buongiorno Regione (Tgr Abruzzo) il confronto tra sindaco, Tua e comitato strada parco bene Comune. Se il primo attende di staccare il primo biglietto con la seconda che rassicura sulla sicurezza, il terzo rimarca come i problemi di sicurezza restino per un mezzo che alla fine, denuncia, sarà un mezzo "lento"

Non supererà i 25 chilometri orari il filobus che attraverserà la strada parco: la velocità media sarà di 21 chilometri orari, “in linea e forse anche più bassa, con quella di tram e filovie di tutto il mondo”.

A dirlo è stato il direttore generale di Tua Maximilian Di Pasquale nel corso dell'edizione del 15 gennaio di “Buongiorno Regione” (Tgr Abruzzo) che ha visto l'intervento anche del sindaco Carlo Masci e del vicepresidente del Comitato strada parco bene comune Maurizio Biondi. Incontro tenutosi in occasione del via all'elettrificazione dell'infrastruttura in ragione della quale il mercato del mercoledì è stato soppresso per rinascere in tre nuovi punti del centro città, ed è interdetto il passaggio a pedoni e ciclisti.

Una velocità che diventa oggetto di una nuova critica da parte del comitato che se da sempre ritiene l'opera inutile e dannosa, ora la definisce anche “lenta” parlando del disvelamento del “segreto di Pulcinella” e chiedendosi “che ne farebbe Pescara di un jumbo-filobus sovradimensionato per le corsie ridotte della strada parco” e “per questo motivo costretto a viaggiare a 25 chilometri l’ora finanche sulla tratta riservata, dove il ministero prescrive viceversa la velocità di punta di 70 chilometri orari? Quale sarebbe l’attrattività per l’utenza di un sistema a bassa velocità commerciale, che impiegherebbe all’incirca un’ora per raggiungere dal PalaCongressi di Montesilvano l’università e il tribunale? - si chiede in una nota – Quante auto private il sistema sarebbe in grado di catturare dalla direttrice nord in assenza dell’indispensabile parcheggio scambiatore? Chi ripianerebbe le rilevanti perdite certe di esercizio? Chi garantirebbe la salute pubblica dal potenziale inquinamento elettromagnetico prodotto dalle sottostazioni elettriche fuori terra e dal doppio bifilare aereo di contatto che insistono a ridosso delle abitazioni civili?”, aggiunge.

Un tema questo portato anche nel dibattito televisivo nel corso del collegamento fatto dalla strada parco. La sottostazione elettrica con cui è stata attivata la corrente sulla filovia, ha sottolineato, “è vicina alle abitazioni”. Parliamo di 20mila volt, ha aggiunto spiegando che “questo tipo di sottostazioni quando sono inserite in un contesto urbano vengono interrate e cinte da sarcofagi di cemento armato”. Altro problema tecnico, ha proseguito, anche i “fili della strada parco da 750 volt: sono a pochi metri dalle abitazioni, ma per legge devono essere a 18 metri. I campi magnetici – ha chiosato Biondi – e la sottostazione possono costituire un pericolo potenziale per gli abitanti di Pescara”.

A intervenire sulla sicurezza è stato Di Pasquale che ha ricordato come prima di mettere tutto a regime ci saranno delle prove e delle verifiche “anche severe atte a verificare il rispetto di tutti gli standard di sicurezza” e sempre lui a spiegare che nella fase di collaudo e formazione degli autisti che partirà una volta che tutto sarà messo perfettamente a posto, il mezzo procederà a 10 chilometri orari.

Tra i temi toccati anche quello dei ricorsi al Tar (Tribunale regionale amministrativo) presentati da alcuni residenti di Montesilvano che lamentano come la mancata installazione dei semafori nei pressi dei passi carrai sarebbe per loro impossibile tornare a casa. A questo ha risposto Masci affermando che quei passaggi non c'erano quando la strada parco era una ferrovia. “Quelli realizzati o erano abusivi, i impropri, o realizzati con provvedimenti che non avevano un peso giuridico. Il bene pubblico – ha aggiunto – non può essere asservito a interessi privati”.

Il suo obiettivo è portare a termine un percorso iniziato e portato avanti dai quattro sindaci che lo hanno preceduto, ha tenuto a precisare il sindaco ricordando che di filovia sulla strada parco si parla da 27 anni.

Nella speranza di veder staccare quel primo biglietto, il primo cittadino ha definito il criticato passaggio dell'elettrificazione come un ulteriore salto per “aumentare la qualità della vita dei cittadini in una città che deve ridurre l'ingresso di macchine contandone 120mila al giorno”.

Dall'altra parte resta la posizione del comitato che dubita del fatto che i collaudi alla fine portino alla messa in esercizio delal filovia, lamentando il fatto che, nel frattempo, anche il mercato è stato sacrificato con gli operatori che, a loro volta, hanno annunciato un ricorso al Tar. Per loro sarebbe il caso di “calare subito il sipario, ammettere gli errori macroscopici compiuti e salvare quanto meno la dignità e l’onore fortemente sviliti e compromessi”.

Una vicenda che ha sempre diviso e che continua a dividere e che, come la questione di viale Marconi, sarà certamente uno dei temi caldi della ormai non troppo lontana campagna elettorale.

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