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Coronavirus, la denuncia dei sindacati di polizia: "Più di 10 contagi nella Questura"

A denunciare questa situazione sono i sindacati di polizia che parlano di «importante focolaio che ha colpito il personale in servizio nell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ovvero gli operatori di Volante, il personale degli uffici e quello della centrale operativa»

Più di 10 casi di positività al Covid-19 (Coronavirus) nella questura di Pescara negli ultimi giorni.
A denunciare questa situazione sono i sindacati di polizia che parlano di «importante focolaio che ha colpito il personale in servizio nell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ovvero gli operatori di Volante, il personale degli uffici e quello della centrale operativa».

«I rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori delle segreterie provinciali di Sap (Guerrieri G.), Siap (Colangelo V.) e Fsp Polizia di Stato (Ronzone A.)» si legge in una nota delle organizzazioni sindacali, «appreso quanto sopra, purtroppo in ritardo e in maniera estremamente frammentaria, avendo rilevato una serie di “criticità organizzative” dopo aver inutilmente chiesto al questore e al dirigente dell’ufficio sanitario di intervenire, di fatto hanno potuto accertare una serie di violazioni del complesso sistema di sicurezza sui luoghi di lavoro esplicitato dalla legge 81/08. Al fine di un immediato intervento a tutela del personale e degli stessi cittadini che frequentano la questura, hanno interessato direttamente le rispettive segreterie nazionali per segnalare il grave caso all’organo di vigilanza dell’ufficio centrale ispettivo del dipartimento di pubblica sicurezza».

Questo quanto aggiungono i 3 sindacalisti: «Ciò che più ci perplime e che ci preoccupa per la tutela del personale è la scarsa attenzione dedicata nella circostanza dal datore di lavoro che ha mancato nell’aggiornamento del documento di valutazione del rischio, attività questa non delegabile, che avrebbe consentito di disciplinare i comportamenti del personale e le misure protettive e preventive nel rischio biologico manifestatosi all’interno della questura. Alla cronica carenza di prodotti per la sanificazione a disposizione degli uffici e operatori, cui si è posto rimedio solo in questi giorni e solo a seguito di una nuova segnalazione di queste segreterie provinciali datata 3 ottobre, ha fatto seguito una “disorganizzazione caotica” dei servizi con il personale che, comandato in pattuglie che cambiano frequentemente, viene costantemente esposto al rischio di contagio. Peraltro, nonostante la specifica nota di richiamo inviata il 18 settembre, nonostante i rilievi in sede di riunione del 24 settembre, nonostante un ulteriore richiamo al mancato aggiornamento del documento di valutazione del rischio nel corso di un incontro effettuato il 3 ottobre u.s., nulla è cambiato se non il numero dei colleghi contagiati e di quelli in “isolamento” che aumenta di giorno in giorno».

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