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Associazioni di nuovo in piazza Sacro Cuore per chiedere la tutela del presepe monumentale: "Pronti alle vie legali"

Cruc e Acu, associazioni dei consumatori, tornano a chiedere un incontro al sindaco Carlo Masci e l'assessore Albore Mascia per tutelare l'opera di Del Ponte lamentando anche la scarsa cura di quelle del mastro Franco Summa. Se non ci sarà annunciano l'intenzione di adire alle vie legali

In piazza Sacro Cuore per chiedere di rimettere al suo posto il presepe artistico monumentale, così come definito nell'elenco nazionale, scolpito in pietra della Majella dal maestrO Franco Maria Del Ponte. Una sorta di protesta quella che Cruc (associazione Consumatori contribuenti Abruzzo) e Acu (associazione consumatori utenti) hanno attuato rispondendo all'appello del volontario Roberto Martelli che diede imput alla richiesta avanzata poi dall'allora rettore del Santuario del Sacro Cuore don Tonino Di Tommaso per la sua realizzazione.

Già quando era partito il cantiere di riqualificazione avevano chiesto certezze in merito al presepe, ma “l’amministrazione comunale, che non sembra aver redatto alcuna delibera ad hoc, tantomeno aver avvertito la Sovrintendenza, appare intenzionata ad 'espellere' l'opera dalla piazza, noncurante dei procedimi amministrativi dovuti, del valore artistico e di quello simbolico spirituale e cristiano della stessa”, rimarca il presidente dell'associazione Consumatori contribuenti Abruzzo.

Quella posizionata in piazza Sacro Cuore, rimarca, è “un'opera significativa, realizzata con il taglio diretto che consiste nel togliere dal blocco di roccia l'eccesso rispetto alla figura che si vuole ottenere. È stato scelto questo materiale in quanto si ricollega agli ornati presenti nella facciata del santuario (portale, finestre, rosone, chiusi) eseguiti alla fine degli anni '40 del secolo scorso dallo scultore leccese Adorre Malorgio. L'idea della Natività in pietra ci ricorda i presepi di Arnolfo Di cambio che si trova nella Basilica Santa Maria maggiore Roma, e di Nicola e Giovanni Pisano (Siena-Pistoia) oltre che quelli della tradizione di scuola napoletana del settecento”, aggiunge.

L'avvocato Luidi Di Corcia dell'Acu e il Cruc con l'ingegnere edile Stefania Di Cintio, fa quindi sapere Fioriti, “si sono attivati per studiare la pratica dal punto di vista tecnico e legale e sono pronti a intervenire a tutela del valore e dell’ubicazione dell’opera”. Prima di attivare le azioni legali però, le due associazioni fanno un ultimo tentativo e chiedono un incontro urgente all’assessore Luigi Albore Mascia e al sindaco Carlo Masci.

L'occasione anche per rimarcare come la presenza delle ruspe e i detriti lasciati accanto alle opere di Franco Summa “non depongono certamente bene per questa vicenda kafkiana”.

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