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Diminuito il numero dei reati negli ultimi 4 anni, il bilancio del prefetto uscente Di Vincenzo

Il prefetto uscente della provincia di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, ha tracciato un bilancio della sua attività nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Il prefetto della provincia di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, che è stato nominato come nuovo prefetto dell'Aquila, ha tracciato un bilancio dei 4 anni trascorsi nel capoluogo adriatico.
E l'ha fatto nel corso di una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cposp) che si è tenuta in prefettura nella mattinata di venerdì 3 novembre.

Hanno partecipato il vicesindaco Adelchi Sulpizio, il questore Luigi Liguori, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Riccardo Barbera, e il tenente colonnello Giuseppe Pastorelli del Comando provinciale della guardia di finanza.

«In tale incontro», si legge in una nota, «si è proceduto a una ricognizione congiunta delle iniziative realizzate e in itinere per garantire un livello di sicurezza adeguato a questo territorio provinciale che si caratterizza per la sua dinamicità e attrattività e che può contare su un approccio sinergico e multifocale da parte di tutte le Istituzioni coinvolte, a partire dalle forze di polizia e dal comune capoluogo, sia sotto l’aspetto della prevenzione, controllo e repressione delle condotte illecite che sotto il profilo culturale e sociale. Sul lato della prevenzione, controllo e repressione, anche per fronteggiare i fenomeni di criminalità diffusa, con particolare riguardo ai reati di natura predatoria e allo spaccio di sostanze stupefacenti, sulla scorta degli indirizzi condivisi in seno al Cposp, sono stati disposti, dal 2021 al corrente anno, un crescente numero di servizi straordinari di controllo del territorio (totale 206) oltre a servizi interforze ad alto impatto (45) che hanno riguardato le zone del capoluogo particolarmente interessate dalla criminalità diffusa (Rancitelli, San Donato, Fontanelle, Zanni, centro cittadino e stazioni ferroviarie del capoluogo)».

Come ricordano dalla prefettura, solo nei primi 10 mesi del 2023 sono stati organizzati, sulla base degli indirizzi del Cposp e con il coordinamento tecnico del questore Luigi Liguori, 9 servizi interforze “ad alto impatto”, con interessamento delle aree attualmente più sensibili in relazione a fenomeni di particolare allarme sociale o a varie forme di illegalità e con l’impiego di 327 operatori e il controllo di 1.912 persone, 1.136 veicoli oltreché 38 esercizi commerciali. Particolare attenzione, negli ultimi tre anni, sia nel comune capoluogo sia in provincia, è stata rivolta anche al contrasto dell’abusivismo commerciale, della violazione delle misure inerenti alla sicurezza sul lavoro e giuslavoristiche, al contrasto delle violazioni al codice della strada con controlli mirati sulle principali arterie stradali e autostradali della provincia ma anche al fenomeno della cosiddetta mala movida presente in alcune aree del centro di Pescara con l’adozione, nel periodo 2021-2023, di ben 35 misure di prevenzione - cosiddetto “Daspo Urbano”. Anche nell’ambito delle iniziative di prevenzione e contrasto alle occupazioni irregolari e/o abusive di immobili pubblici, grazie al raccordo inter-istituzionale, si sono raggiunti risultati di assoluto rilievo come lo sgombero di circa 120 appartamenti siti nel Ferro di Cavallo nel quartiere Rancitelli che, negli ultimi 4 anni, aveva rappresentato il centro nevralgico dello spaccio cittadino nonché di 60 appartamenti in via Lazio a Montesilvano; in questa direzione continua l’attività di monitoraggio e controllo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica al fine di valutare la legittimità dell’occupazione.

La criminalità organizzata

Così prosegue la nota della prefettura: «In tema di repressione della criminalità organizzata, eccezionale rilievo per questo territorio ha rivestito l’operazione di polizia giudiziaria condotta nel 2023 dall’Arma dei carabinieri, con il coordinamento della Procura distrettuale antimafia del tribunale di L’Aquila, che ha permesso di individuare per la prima volta, con la contestazione del delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso, una mafia autoctona presente nel quartiere Rancitelli. L’attività di contrasto nel quartiere Villa del Fuoco è costante come dimostrato anche dalla recente operazione del Comando provinciale dei carabinieri di Pescara che lo scorso mese hanno realizzato l’ennesima, brillante operazione, con il prezioso coordinamento della Procura della Repubblica del tribunale di Pescara che ha consentito di smantellare tre piazze di spaccio nel comune di Pescara. Come iniziative preventive, si è preso atto che la prefettura ha potenziato il proprio impegno, con il prezioso supporto del gruppo interforze antimafia (Gia), adottando, nel triennio 2020-2022, 4 comunicazioni antimafia e, per la prima volta, 2 informazioni antimafia delle quali una ha riguardato il tema delle frodi comunitarie nella gestione dei pascoli peraltro oggetto recentemente di una recente, brillante operazione del Comando provinciale della guardia di finanza di Pescara che, con il coordinamento della Dda, ha individuato un sodalizio criminale dedito a frodi a danno del bilancio nazionale e comunitario. Significativo è anche il dato concernente il numero di Comuni che in questa provincia hanno avuto accesso ai finanziamenti del ministero dell’Interno relativi alla videosorveglianza permettendo a 13 Comuni della provincia nel 2021 e ad altri 4 nel 2022 di potersi aggiudicare i relativi bandi annuali rafforzando il sistema sicurezza anche in provincia».

Il numero dei reati è in calo

Ancora dalla prefettura: «Alla luce del citato, costante lavoro di prevenzione e controllo svolto dalle forze di polizia si registra, nell’intero territorio provinciale, una tendenza dei reati in diminuzione passati dagli 11.906 del 2019 (anno pre-Covid) ai 10.222 del 2022 con un decremento di oltre il 14% che hanno riguardato principalmente fattispecie attinenti ai delitti contro il patrimonio (furti, danneggiamenti e truffe, soprattutto on-line). Stessa dinamica anche in merito alla tipologia per i reati registrati nel capoluogo passati dai 7.078 del 2019 (anno pre-Covid) ai 5.924 del 2022, con un decremento di oltre il 16%. Il prefetto Di Vincenzo, nella riunione del comitato, ha rilevato come i dati attestano che la risposta preventiva e repressiva dello Stato è stata significativa e ha riguardato una molteplicità di profili e varie zone del capoluogo e della provincia, disponendo l’ulteriore intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio. Il prefetto ha sottolineato la necessità di continuare con questo approccio multidirezionale rafforzando l’azione di sensibilizzazione della cittadinanza su temi come l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcool che richiedono un cambio culturale da favorire anche mediante iniziative a carattere sociale come il “Tavolo delle periferie” che, già da due anni, ha coinvolto le Istituzioni locali, le forze di polizia e il terzo settore, in eventi culturali, sportivi e sociali nei quartieri periferici del capoluogo e anche in alcuni comuni della provincia per contrastare, mediante la socialità, il disagio sociale, l’emarginazione e la povertà educativa, specie dei più giovani. Il vicesindaco del Comune di Pescara, anche a nome del sindaco Carlo Masci, ha sul punto voluto sottolineare come la sua amministrazione proseguirà nel lavoro sinergico con la prefettura e le forze di polizia del territorio per aumentare il livello di sicurezza reale e percepita sottolineando che il Comune da tempo sta investendo risorse per arginare le situazioni di “disagio urbano e malessere sociale” seguendo la filosofia dell’inclusione socioculturale e della riqualificazione di aree ed edifici interessati da fenomeni di degrado. Il prefetto Di Vincenzo ha colto l’occasione per ringraziare il sindaco di Pescara, le forze dell’ordine, l’autorità giudiziaria e tutte le componenti del sistema sicurezza per il lavoro complesso portato avanti, con particolare riferimento al comune capoluogo, in piena collaborazione con il sindaco di Pescara e le forze di polizia, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, sottolineando l’importanza di proseguire, con la massima attenzione, nelle attività di prevenzione e contrasto delle varie forme di illegalità che possono interessare questo territorio. 

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