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Sabato, 27 Aprile 2024
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Allo Spirito Santo corretto il difetto congenito cardiaco Pfo in due pazienti grazie alla tecnologia Noblestitch

Niente intervento a torace aperto, ma dimissioni nel giro di 24 ore grazie all'operazione condotta dall'equipe del direttore della Uoc di cardiologia con Utic Massimo Di Marco e l'Emodinamica alla presenza dell'inventore dell'innovativa tecnica che consente di intervenire su un problema che può portare a ictus e ischemia

Un intervento mininvasivo, ma capace di salvare la vita grazie all'utilizzo della tecnologia Noblestitch. È quella che in due casi ha utilizzato l'equipe del dottor Massimo Di Marco, direttore dell'unità operativa complessa cardiologia con Utic dell'ospedale Santo Spirito per correggere l'occlusione percutanea di Forame ovale pervio (Pfo), ovvero un difetto congenito cardiaco del setto interatriale che, in specifiche circostante, consente il passaggio di particelle emboliche dal circolo venoso a quello arterioso, potenzialmente causando ictus e attacchi ischemici cerebrali transitori.

A eseguire i due interventi sono stati, insieme a Di Marco, il dottor Daniele Forlani, il dottor Alessandro Corazzini, i tecnici e gli infermieri dell’Emodinamica che hanno operato in presenza del professor Anthony Nobles, inventore della tecnica stessa.

Questa tecnologia consente di chiudere il difetto attraverso una procedura mininvasiva, durante la quale vengono posizionati due fili di sutura attraverso il setto, i quali vengono quindi bloccati da un sistema di fissaggio in polipropilene 1x4 millimetri.

L'importante vantaggio di questa procedura è l'assenza di protesi in metallo, permettendo al setto interatriale di rimanere libero da ostacoli per un eventuale passaggio futuro, se necessario. Una tecnica dunque molto meno invasiva di un intervento chirurgico a torace aperto tanto che il paziente generalmente viene dimesso il mattino successivo all’intervento.

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