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Temperature record e niente corrente a Manoppello, il sindaco scrive ad e-distribuzione: "Rischi per la salute e l'economia"

Martedì 18 luglio per sette ore mancherà la corrente in buona parte del centro, sarà impossibile rinfrescarsi e conservare i prodotti: Giorgio De Luca scrive alla società chiedendo il rinvio o un disagio al massimo di due ore e, in alternativa, la fornitura di un gruppo elettrogeno

Bollino rosso, temperature con picchi oltre i 40 gradi e niente corrente elettrica e cioè niente condizionatori, niente ventilatori e niente umidificatori. Il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca scrive alla società e-distribuzione per chiedere di ridurre a non più di due ore i lavori programmati sulla rete elettrica che nella giornata del 18 luglio inizieranno alle 9 e proseguiranno fino alle 16, rischiano di lasciare “a secco” gran parte del centro cittadino o, in alternativa, di far avere un gruppo elettrogeno per evitare troppi disagi. I timori sono due: il primo legato ovviamente alla salute non potendosi refrigerare vista l'assenza di corrente, il secondo di tipo economico perché la paura è che con tante ore di distacco e le temperature record, attività come pizzerie, ristoranti e negozi di alimentari si ritrovino con merce andata a male nonostante le spese contenute.

Una richiesta formale quella avanzata dal primo cittadino in cui sottolinea come “nessuna comunicazione in merito è pervenuta al protocollo comunale”. Non si sapeva dei lavori e dunque nessuna altra iniziativa è stata presa per tentare di arginare il problema che rischia di presentarsi e pesare soprattutto sui fragili.

“Sono a chiedere con urgenza – scrive De Luca nella missiva inviata per conoscenza anche al prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo - un gruppo elettrogeno oppure di rinviare ove possibile, i lavori programmati in considerazione dell'allerta meteo prevista con picchi di calura ed afa che superano i 40 gradi centigradi”.

“Per molti concittadini in particolare i grandi anziani e per diverse attività commerciali ricomprese nell'ampia area interessata dall'interruzione, sette ore di assenza dell'alimentazione elettrica potrebbero arrecare seri problemi di salute non potendo adoperare le ventole, umidificatori e condizionatori d'aria, nonché danno economico in particolare per negozi alimentari, market, ristoranti e pizzerie che non solo dovranno restare chiusi, ma rischiano anche di dover gettare alimenti deperibili che con le alte temperature deperiscono velocemente”, aggiunge il primo cittadino.

Nel dirsi certo che la società "quando pianifica questo genere di lavori poiché non conseguenza di guasti improvvisi, tiene responsabilmente conto della condizione generale” e sempre in considerazione dell'allerta meteo, il sindaco torna a chiedere “di voler rinviare i lavori o, eventualmente, di ridurre l'interruzione della fornitura a una o due ore al massimo".

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