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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Cala il numero dei passeggeri all'Aeroporto d'Abruzzo: lo scalo soffre la riduzione dei voli nazionali

Pubblicate da Assaeroporti le statistiche del mese di gennaio 2024: rispetto all'anno scorso il numero dei passeggeri è sceso del 6,3 per cento. Un trend partito da novembre su cui pesa la mancanza dei collegamenti come quelli con Milano Linate e Torino. Arriva il commento del deputato Pd Luciano D'Alfonso

Sebbene con una percentuale inferiore rispetto a novembre e dicembre, continua il calo di passeggeri all'Aeroporto d'Abruzzo anche nel mese di gennaio: il calo è del 6,3 per cento per un totale di 39mila 817 passeggeri a fronte di un incremento della media nazionale del 9 per cento. Calo che è del 15,6 per cento se si guarda al totale dei movimenti (la media tra voli nazionali, internazionali e cargo).

Il dato, che rappresenta il confronto rispetto allo stesso periodo del 2023, è riportato nella sezione “statistiche” di Assaeroporti da cui si evince come il trend sia costante: a novembre il calo è stato dell'8,3 rispetto allo stesso mese nel 2022 per cento e a dicembre del 7,3.

A incidere c'è sicuramente la cancellazione di alcuni voli nazionali a cominciare da quelli per Torino e Milano Linate che solo pochi giorni fa Regione e Saga hanno fatto sapere di voler ripristinare. I movimenti nazionali d'altra parte, emerge dalle tabelle, sono stati 126 a gennaio, pari ad un calo del 45 per cento a fronte invece di una crescita di quelli internazionali (più 17,5 per cento).

Il commento del deputato Pd Luciano D'Alfonso

“Alla Saga temono persino che nel prosieguo dell’anno la situazione possa peggiorare”, afferma in una nota il deputato Pd Luciano D'Alfonso commentando i dati. “Con l’abbandono di Ita e Volotea, ormai sono rimaste soltanto tre le compagnie che volano da Pescara (Ryanair, Luxair e Wizz) mentre le 'nuove' rotte per la primavera-estate 2024 sono le stesse del 2023 e le frequenze dei voli per Varsavia, Torino e Bergamo sono state ridotte: il collegamento con la capitale polacca è limitato ai mesi di marzo, aprile, maggio e ottobre; quello per il Piemonte è attivo soltanto da giugno a settembre; mentre dal 31 marzo gli operativi per la Lombardia perdono il volo serale nel weekend (venerdì, domenica e lunedì)”, incalza.

“Non è un buon viatico per il presidente della giunta regionale in scadenza che, a gennaio 2025, avrebbe voluto brindare al raggiungimento del traguardo del milione di passeggeri. È sempre più probabile – conclude D'Alfonso - che questo brindisi non lo farà mai, e non solo a causa della diminuzione dei transiti”.

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