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Sabato, 27 Aprile 2024
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Al via l'abbattimento della scuola elementare Mario Giardini di Penne, Di Giosaffatte (Confindustria): "Se ne va un pezzo di storia"

Lui, come tanti, ha iniziato lì il suo percorso di formazione e sebbene nella consapevolezza che al suo posto sarà realizzato un edificio scolastico più sicuro, la fine di un'epoca diventa l'occasione per ricordare quei giorni d'infanzia fatti di affetti e spensieratezza

Tra poche settimane la scuola elementare Mario Giardini di Penne sarà abbattuta per lasciare il posto ad un nuovo edificio e per chi quella scuola l'ha frequentata è il tempo del ricordo fatto di un pizzico di malinconia, di immagini scolpite nel cuore, ma anche di augurio per chi frequenterà l'istituto scolastico che ne prenderà il posto.

A rivivere gli anni d'oro della scuola Giardini è con un post “in bianco e nero” il direttore generale di Confindustria  Chieti-Pescara Luigi Di Giosaffatte che proprio tra quelle quattro mura ha iniziato il suo percorso. Quello che se ne fa, scrive, “è un pezzo di storia”. Sebbene nella consapevolezza che al suo posto sarà costruita una nuova scuola “più sicura e forse anche più bella” l'idea di vederla venire giù fa tornare alla mente l'infanzia la sua e quella dei suoi coetanei.

“Certo – scrive sul suo facebook Di Giosaffatte - non si tratta di un edificio storico, ma rappresenta la storia di molti pennesi che, come me, hanno iniziato proprio lì le elementari. Quanti ricordi mi legano a quella scuola e la mia mente corre veloce ai giorni del grembiule rigorosamente blu con fiocco blu su colletto bianco, a mia madre che preparava me e mio fratello maggiore come piccoli sergenti e col profumo del latte e cioccolato con biscotti che ci disponeva sul tavolo l'uno di fronte all'altro. Ho la fortuna di parlare ancora con mia madre e con mio padre”, aggiunge con emozione. “Poi tutti nel cortile dei palazzi gemelli di via Chieti (adesso via Guido Rossi) e, tutti insieme, qualche chilometro a piedi per raggiungere la scuola. Le maestre ed i maestri che con l'autorevolezza del sapere e del senso del dovere ci avviavano alla cultura per il nostro futuro”. Nei suoi ricordi anche i bidelli “quasi tutti burberi, ma con l'umanità nel cuore”.

Che la scuola sarebbe stata abbattuta e ricostruita proprio in nome della sicurezza lo si sapeva da tempo. A giugno era stato sottoscritto il contratto con la ditta che si è aggiudicata l'appalto e il giorno dell'avvio del cantiere è ormai prossimo. Un passaggio “naturale” nello sviluppo urbanistico delle comunità. L'abbattimento della scuola come spesso accade orta sicuramente via qualcosa che tuttavia non può essere cancellato nella mente di chi vivendoli, rende i luoghi scrigni di storie e ricordi, ma allo stesso tempo diventa la pagina di un nuovo libro su cui scattare fotografie e ricordi. Ecco perché, conclude Di Giosaffatte, “spero che la nuova sede che verrà costruita sia una nuova fucina del sapere per tante altre generazioni di studenti”

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