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Martedì, 30 Aprile 2024

VIDEO | La protesta di mamme e alunni di Villa Fabio si sposta sotto il Comune, ma a settembre la nuova scuola non ci sarà

Chiara la richiesta, e cioè riaprire almeno la media Michetti a settembre, ma l'assessore Santilli e il dirigente Rossi sono chiari: bando a giugno e fine lavori si auspica entro fine 2024 con la riapertura nel 2025. Lo stallo, affermano, dovuto alla ditta con cui c'è ora il contenzioso, ma Giampietro (Pd) convoca la commissione e punta il dito: "Ora c'è il rischio che i fondi non bastino più"

Il bando si farà molto probabilmente a giugno con i lavori che sicuramente non potranno finire entro settembre, ma con l'auspicio che la scuola media Michetti possa tornare nella disponibilità degli alunni che oggi sono a Villa Fabio (scuola dell'infanzia, elementari e medie) dopo le vacanze di Natale.

Tecnicamente altre soluzioni, hanno spiegato l'assessore comunale alla Pubblica istruzione Gianni Santilli e il dirigente Giuliano Rossi, non ce ne sono visto il contenzioso in corso con la ditta che quell'appalto se l'era aggiudicato e che i lavori alla fine non li ha fatti e non certo, hanno sottolineato, per colpa dell'amministrazione. Per le mamme però la condizione è solo una: avere una nuova scuola a settembre o non iscriveranno i loro figli l'anno prossimo. Questo perché, affermano, quella Villa Fabio dove i ragazzi dovevano stare per un anno e dove invece sono da quattro, avrebbe troppi problemi soprattutto in termini di sicurezza e vivibilità. 

Questo in sintesi il bilancio dell'incontro che alcune di loro hanno avuto con Santilli e Rossi a margine della protesta organizzata cui hanno preso parte tanti bambini portando rumore e colore sotto Palazzo di Città. Un incontro cui è seguita anche la commissione comunale sul tema chiesta dal presidente Piero Giampietro (Pd) che solleva la critica politica sulla gestione della vicenda dato che da questa sarebbe emerso che per la Michetti ora i fondi potrebbero non bastare e che sulla San Giovanni Bosco si è ancora in attesa del finanziamento ministeriale per l'abbattimento e la ricostruzione (sempre a valere su fondi pnrr). Un finanziamento già ottenuto con il bando cui si è partecipato, ha spiegato Rossi, ma con il progetto attualmente in graduatoria. 

La protesta delle mamme e la posizione dell'amministrazione

Il caso è esploso qualche giorno fa proprio per la decisione delle mamme di non fare entrare i figli a scuola al fine di denunciare tutti i disagi che si vivono dentro Villa Fabio. Dagli spazi stretti, alla sostanziale assenza della palestra, ai bagni in comune tra bambini delle elementari e delle medie, fino all'uso esclusivo della mensa per dimensioni della sola infanzia e fino ai problemi di sicurezza soprattutto all'esterno dell'istituto con quell'attraversamento pedonale in via del Circuito che ha visto già l'investimento di due delle persone che sono addette a fare attraversare i piccoli.

“I ragazzi hanno diritto ad avere una scuola che non sia fatiscente, ma degna di accogliere degli alunni. Non siamo una scuola di serie B”, dichiara Alessia Lattocco, una delle mamme. “Per noi il 2025 è troppo tardi. Noi vogliamo una scuola già a settembre”, aggiunge parlando anche della San Giovanni Bosco senza sapere quanto sarà poi riferito: quella scuola va proprio abbattuta e ricostruita da capo. Resta che se per settembre non si sarà fuori da Villa Fabio loro i figli non li iscriveranno dando un ennesimo colpo a un istituto dove, aveva avuto modo di riferire la dirigente Daniela Morgione il calo di iscrizione già c'è stato.

Santilli da parte sua ha sottolineato la vicinanza a famiglie, ragazzi e dirigenza perché consapevole delle difficoltà e se in quella protesta a quattro giorni dal voto una qualche strumentalizzazione ce la vede, resta il fatto che il problema è oggettivo, ma anche, ha rimarcato più volte, che non c'è responsabilità da parte dell'amministrazione ora alle prese con il contenzioso con la prima ditta cui era stata affidata la ristrutturazione della scuola media Michetti. Ditta che attualmente detiene ancora quell'appalto che ora l'amministrazione si riprenderà, è stato detto nel corso dell'incontro, per procedere con la nuova assegnazione che prima di giugno tecnicamente non sarà possibile fare.

Inutile fare chiacchiere, ha sottolineato l'assessore comunale, per settembre la scuola non potrà essere pronta, ma l'impegno per accelerare l'iter c'è, ha sottolineato. “Purtroppo siamo capitati maledettamente perché per me è così, con un'azienda di Roma che ci ha fatto passare i guai. Abbiamo cercato una soluzione in tutti i modi e alla fine l'abbiamo trovata Vill Fabio. La gara se l'è aggiudicata questa ditta che man mano inviava sempre meno operai sul posto. Abbiamo scritto tante lettere e avuto incontri perché si ripartisse, ma si era sempre punto e a capo e ora c'è un contenzioso”, ha ribadito ancora con Rossi che ha spiegato perché l'altra scuola, quella di San Giovanni Bosco, non è neanche contemplata al momento come quella dove potersi ritrasferire per quei problemi gravi di staticità che. Edifciio che dunque dovrà essere rifatto da capo con un apposito progetto e solo quando ci sarà il finanziamento ministeriale.

Giampietro (Pd): "Quattro anni di inerzia, la distruzione di una comunità scolastica"

Sulla Michetti ad oggi, ha spiegato ancora, sono stati investiti 250mila euro del milione e 200mila euro di finanziamento ministeriale ottenuto. I lavori fatti però sono diventati più un problema che altro perché se è vero che alla fine si è verificato che quanto fatto dalla ditta di Roma è stato fatto bene e cioè le prove di carico e quelle sui materiali hanno dato riscontri positivi consentendo quindi di ripartire da dove ci si è fermati (il rischio era quello di dover buttare tutto giù e ripartire) dall'altra ora non è certo che il finanziamento basterà. Un aspetto questo che riferisce Giampietro al termine della seduta di commissione cui lo stesso Rossi ha partecipato e che ha visto anche la presenza della dirigente.

“Quattro anni di inerzia della giunta Masci stanno distruggendo una comunità scolastica e privando un quartiere delle sue scuole. Nel corso della commissione è emerso non solo che la scuola sta perdendo moltissimi iscritti, ma anche che i fondi per la Michetti ora potrebbero non bastare più – dichiara infatti -. Di fronte alle denunce costanti nostre e del consigliere regionale Antonio Blasioli, in questi quattro anni il sindaco e assessori hanno sempre risposto con annunci e promesse mai mantenute, ed ecco il risultato. La scuola potrebbe non riaprire nemmeno per il 2025”.

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