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VIDEO | Otto mezzi nuovi mai utilizzati da Ambiente, il centrosinistra: "Ci dicano perché e se è l'ennesimo spreco di denaro pubblico"

I consiglieri comunali e il consigliere regionale Antonio Blasioli (Pd) lamentano la poca chiarezza sull'acquisto e sul perché siano parcheggiati in magazzino e sul biodigestore annunciano: "Chiederemo un consiglio comunale straordinario"

Un'interrogazione per chiedere perché nel deposito di Ambente di Città Sant'Angelo ci sono otto mezzi compattatori nuovi mai entrati in funzione. È quella che i consiglieri comunali del centrosinistra presenteranno in consiglio comunale per avere risposte chiare dal sindaco e la sua giunta su quei che avrebbero dovuto sostituire o comunque ammodernare il parco a disposizione della società e dunque rispondere al meglio alle esigenze sia di Pescara che di Città Sant'Angelo.

Per gli esponenti comunali Francesco Pagnanelli, Piero Giampietro, Stefania Catalano, Giovanni Di Iacovo, Marco Presutti, Mirki Frattarelli e Marinella Sclocco oltre che per il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli l'ennesima dimostrazione della “confusione che regna all'interno della società” e che senza risposte, sottolinea Pagnanelli, sembra essere solo “uno spreco agli occhi di tutti”: spreco di denaro pubblico.

“Non sappiamo perché non vengono utilizzati – spiega il consigliere del Partito democratico -. Non lo sappiamo neanche dal sito di Ambiente perché sono parcheggiati. Non sappiamo neanche – prosegue Pagnanelli – se fanno parte del famoso lotto del 2021 quando furono acquistati con apposito bando proprio perché gli attuali si ritenevano vetusti ed oggi, siamo nel 2023, non sono ancora entrati in funzione”.

Uno dei nuovi mezzi di Ambiente mai utilizzato

Il bando di cui parla Pagnanelli è quello del lotto 2 dello stesso cui sembra possano appartenere: otto autocarri da 35 tonnellate allestiti con vasca con costipatore, sei dei quali destinati a Pescara e due a Città Sant’Angelo assegnati con un a base d'asta di 384mila euro più Iva, ovvero oltre 48mila per ciascun veicolo. Bando che fu poi vinto dalla B&G Ecolyne Com srl, per 380mila euro.

Oltre ad essere stati acquistati “con i soldi dei concittadini – prosegue Pagnanelli – sono mezzi che servono per operare su una delle priorità dell'amministrazione comunale e cioè quella di tenere pulita la città. Dato che spesso si rilevano criticità sulla pulizia e la rapidità di smaltimento dei rifiuti in città potrebbero essere utilizzati e se non lo sono ci dicessero perché e cioè se si cono problemi contrattuali, inadeguatezza dei mezzi o qualsiasi altra cosa perché così sembrerebbe solo uno spreco”.

Queste dunque le domande cui il centrosinistra chiede risposte: se i mezzi sono conformi al capitolato descrittivo e all’offerta tecnica, perché non vengono utilizzati? Sono stati consegnati per tempo? In caso contrario, sono state comminate le penali previste per eventuali ritardi? Infine, se non sono rispondenti per qualità o tempi di consegna ai requisiti del capitolato, perché non sono rinvenibili né la risoluzione né l’affidamento al secondo classificato? E quali sono nel caso le somme spese da Ambiente per affittare altri mezzi da due anni a questa parte?

Domande che vanno di pari passo, sottolineano, anche per aprire una riflessione sulla gestione della società che si caratterizza, sottolinea Blasioli, per la litigiosità che ricadute le potrebbe avere anche su altre situazioni a cominciare da quella del biodigestore.

Tema questo su cui, annuncia Catalano, sarà chiesto un consiglio comunale straordinario dato che i dissidi nel centrodestra sulla raccolta differenziata, incalza, stanno tenendo fermo tutto anche le isole ecologiche. Una vicenda quella dei mezzi fermi, conclude Presutti, “che dimostra le palesi difficoltà dell'azienda. Qualcosa non ha funzionato e ci si chiede: se facciamo fatica ad utilizzare otto mezzi compattatori che cosa potrà succedere quando si dovrà procedere con il biodigestore? Anche per questo abbiamo preteso nel corso di un incontro avuto con la maggioranza, una commissione garanzia e ambiente dedicata alle audizioni per portare avanti le procedure necessarie alla sua realizzazione”.

L'occasione per Tonino Melchiorre, capogruppo di “Insieme per Città Sant'angelo” per ricordare che loro del biodigestore hanno saputo quasi per caso e che sia sul problema mezzi che su questo tema ancor più importanti ribadisce la necessità di fare chiarezza anche per “ridare slancio alla società”.

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