rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024

VIDEO | La denuncia del Partito democratico: "Su via Pantini il modus operandi di viale Marconi e l'ennesimo pasticcio della giunta"

Se l'ultimo tratto della strada Pendolo non è stato ancora inaugurato, sostengono i consiglieri comunali e il consigliere regionale Blasioli, è per la scelta fatta in corso d'opera di cancellare la rotatoria antistante via Silone: "Rischiamo un nuovo dramma e il mancato accorpamento della riserva dannunziana"

La rotatoria di via Pantini che avrebbe consentire il raccordo con via Ignazio Silone non c'è ufficialmente più sebbene la sua “magica” scomparsa sarebbe visibile solo nella cartografia allegata alla determina di variante approvata il 7 dicembre e non sulla stessa determina e neanche nella relazione del responsabile unico del procedimento, ma proprio la scelta di eliminarla sarebbe il motivo per cui l'ultimo tratto della cosiddetta Strada pendolo non è stato ancora inaugurato sebbene annunciato già a settembre.

A sostenerlo allo stesso tempo denunciare che “l'ennesima scelta fatta in corso d'opera proprio come avvenuto in viale Marconi” sarebbe anche “l'ennesimo pasticcio della giunta Masci” sono i consiglieri comunali del Partito democratico Piero Giampietro, Marco Presutti, Stefania Catalano e Francesco Pagnanelli insieme al consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli. L'impossibilità di connettersi con via Silone si tradurrebbe, affermano, in due possibilità per l'amministrazione: chiudere al transito la stessa via Silone tagliandola fuori dalla nuova viabilità e dunque facendo perdere di senso, sostengono i consiglieri del Pd, l'intero progetto inizialmente messo in campo oppure mantenere attiva la rotatoria di via della Bonifica antistante l'ingresso alla riserva con la conseguenza che a saltare dovrebbe essere l'accorpamento tra i reparti 3 e 4.

Via Pantini, strada intitolata al noto drammaturgo di cui porta il nome afferma Blasioli, rischia di “trasformarsi nell'ennesimo dramma della città”. La perdita della rotatoria che serviva da raccordo con Ignazio Silone significherà che “nel momento in cui questa strada verrà riaperta al transito veicolare e verranno riaperti i comparti 4 e 5, via Silone che porta alle scuole di via Scarfoglio e dove in estate parcheggiano i bagnanti, non avrà più uno sbocco sulla viabilità. Noi – aggiunge Blasioli – l'avevamo pensato un progetto con questa rotatoria, ma è scomparsa con una variante fatta il 7 dicembre quando il Comune aveva annunciato la riapertura di via Pantini a settembre 2022”. Blasioli si chiede quindi come sia potuto accadere che l'eliminazione della rotatoria annunciata a luglio 2022 sia alla fine stata decisa il 7 dicembre per un importo di 513mila euro su un totale di 974mila euro di lavori e cioè per un importo superiore al 50 per cento dell'importo totale a fronte di un inaugurazione che doveva essere imminente a fine estate. Lavori, quelli previsti con i 513mila euro, specifica, che sono stati sì eseguiti, “ma parte degli interventi per la rete Telecom, stando a quanto riportato nella determina, sono stati oggetto di variante solo il 7 dicembre. Sarebbe interessante – dice ancora – sapere se siano stati realizzati prima di quella data, relativamente alla parte non inizialmente prevista del progetto”.

Certo è per lui che se il taglio del nastro ancora non c'è stato è perché “hanno commesso l'ennesimo pasticcio e ad accorgersene ancora una volta saranno i pescaresi quando la percorreranno”, conclude.

“Nella perizia di variante sostanzialmente – aggiunge Presutti – non viene esplicitato bene il fatto che elimineranno questa rotatoria isolando e chiudendo via Ignazio Silone e rendendo quindi impossibile raggiungere il borgo della pineta e le scuole. Quello che viene a saltare oltre alla trasparenza negli atti pubblici – prosegue – è il senso della viabilità alternativa alla strada della bonifica che poteva permettere il riaccorpamento dei comparti 3,4 e 5 della pineta poiché noi – incalza – sospettiamo che se salterà il collegamento attraverso la rotatoria questo si renderà difficile”. A rendere ancor più complicata la questione viabilità, aggiunge Presutti, sarà anche l'abbattimento del famoso svincolo a trombetta della statale 16. “Alla fine tutta la grande circolazione, quella strategica, avrà uno stravolgimento che non ci pare essere stato adeguatamente pensato. Siamo davanti sempre allo stesso approccio – conclude riferendosi alle denunce fatte su viale Marconi e parlando quindi di una sorta di modus operandi dell'amministrazione nel cambiare i progetti all'ultimo momento -: inserire varianti senza una rivisitazione su tutto progettato e non su un collegamento locale, ma su infrastrutture singole zone ma su aspetti viabilità strategica città”. 

Tra i problemi del cantiere, conclude Giampietro, anche quello delle condizioni della recinzione del tratto di via Pantini che riaprirà al traffico veicolare. Molte le parti divelte. “È imbarazzante – dichiara – non è in sicurezza né per chi la percorre a piedi né per la stessa pineta. E' evidente che è precaria e facilmente abbattibile e sicuramente potrebbe essere un incentivo ai delinquenti per buttare i rifiuti in maniera illegale. Dobbiamo preservare la pineta e abbiamo capito che il tema rifiuti era un problema e non può tonare ad esserlo. Pensare di aprire una strada a grande percorrenza con questa recinzione – conclude – espone al rischio dell'abbandono illecito dei rifiuti e questo vuol dire non aver compreso la lezione data dall'incendio”.

Copyright 2023 Citynews

Video popolari

VIDEO | La denuncia del Partito democratico: "Su via Pantini il modus operandi di viale Marconi e l'ennesimo pasticcio della giunta"

IlPescara è in caricamento