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Martedì, 30 Aprile 2024

VIDEO | Per le cure dei piccoli pazienti pediatrici tecnologie avanzate grazie al lascito della coppia senza figli

"Salvare un bambino è una soddisfazione che non ha limiti" dice Aldo Annibaldi che con Febo Nicola Di Medio e Luana Giansante ha curato l'esecuzione testamentaria: 287mila euro quelli donati. Già acquistati e operativi i macchinari per la Pediatria, la Neonatologia-Terapia intensiva e Nido e la Chirugia pediatrica. Il grazie dei direttori delle Unità operative complesse e di tutta la Asl

Sapere di contribuire a salvare o migliorare la vita di un bambino che sin da piccolo si trova ad affrontare un percorso medico tra le mura di un ospedale “è sopratutto una soddisfazione personale che non ha limiti”. In queste parole di Aldo Annibaldi il senso della donazione di circa 287mila euro con cui lui Febo Nicola Di Medio e Luana Giansante hanno esaudito il desiderio espresso da Sergio Annibaldi e Alda Lanciotti: devolvere il loro lascito in favore dei reparti pediatrici con la scelta ricaduta, anche grazie al confronto avuto con il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, su quelli di Pescara. Una somma frutto della vendita della loro villa.

Un lascito utilizzato per acquistare macchinari importantissimi per le Unità operative complesse di Pediatria, di Neonatologia-Terapia intensiva e Nido, e di Chirurgia pediatrica diretti rispettivamente da Maurizio Aricò, Susanna Di Valerio e Gabriele Lisi.

Un grazie quello della Asl espresso anche dalla voce del direttore generale Vero Michitelli e l'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, nelle targhe che saranno ora esposte nei reparti, ma soprattutto nel supporto dato ai piccoli pazienti e i loro genitori.

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L'iniziativa è stata presentata ufficialmente oggi martedì 16 aprile, ma i macchinari sono già stati acquistati e sono già tutti operativi nelle corsie dell'ospedale Spirito Santo. Sono stati Di Medio e Giansante a supportare Annibaldi nel concretizzare le volontà della coppia di origine emiliana che hanno scelto di vivere a Pescara e la decisione di dare un supporto concreto ai reparti pediatrici probabilmente, sottolinea Aldo Annibaldi, è stata dettata dal fatto che loro figli non ne hanno avuto, “ma hanno voluto dedicare queste forze a chi li ha e con dei problemi. Penso sia stata una cosa voluta e cercata”.

Il direttore della Uoc Pediatria Maurizio Aricò: "Un gesto di vicinanza alla città e alla popolazione"

Al reparto di Pediatria spiega Aricò, sono quindi stati donato una Colonna endoscopia Olympus e un sistema di Ecografia grafica (Eeg). La prima particolarmente utile per la diagnostica delle malattie esofago-gastro-intestinali comprese le patologie croniche come il morbo di Chron oltre che di risolvere rare urgente rappresentate dall'ingestione delle “disk-battery” che possono portare a gravi intossicazioni. L'ecografo tecnologicamente avanzato, invece, permette una diagnosi agevolata delle malattie neurologiche del bambino con riferimento particolare a epilessie e disturbi parossistici del movimento, ma anche di individuare alterazioni transitorie dello stato di coscienza.

Da parte sua dunque “un grande grazie ai donatori che hanno voluto investire in favore dei bambini una cifra ingente permettendo ai tre reparti di integrare la dotazione tecnologica”. Un gesto che rappresenta, sottolinea Aricò, “non solo un grande vantaggio, ma soprattutto un gesto di vicinanza della città e della popolazione all'ospedale di Pescara e dei pescaresi e questo è un valore aggiunto, un tangibile aiuto per far crescere la qualità dell'assistenza”.

Il direttore della Uoc Neonatologia Tin e Nido Susanna Di Valerio: "La strumentazione è fondamentale, grazie"

Particolarmente delicato il lavoro che si svolge ogni giorno nel reparto di Neonatologia-Terapia intensiva dell'ospedale diretto, così come il nido, da Di Valerio. “Le difficoltà della terapia intensiva sono legate soprattutto alle nascite premature e a quei bambini che sin dalla nascita dovranno affrontare interventi chirurgici. Le problematiche sono diverse e importanti”, sottolinea rimarcando che “la strumentazione è fondamentale” per intervenire. Una tecnologica cambiata tantissimo in questi 40 anni e che fa davvero la differenza per salvare una vita tanto che oggi, con la costante crescita dei reparti pediatrici, a diminuire è stata proprio la mortalità.

Da parte della direttrice dell'unità dunque un grande grazie per il gesto compiuto che per il reparto si è tradotto nella dotazione di ventilatore meccanico utilizzato in caso di insufficienza respiratoria del neonato; di un videolaringoscopio che permette di intubare anche nelle situazioni più difficili e cioè quando si tratta di neonati davvero piccolissimi o che hanno malformazioni massiccio-facciali o anche con anomalie genetiche; di otto monitor multiparametrici che consentono di avere in maniera rapida e in modo non invasiva tutte le informazioni necessarie, dalla frequenza cardiaca a quella respiratoria; e di due lampade per la fototerapia usate sia in neonatologia che al nido per ridurre il valore della bilirubina, spiega ancora Di Valerio, “una delle patologie più frequenti in epoca neonatale”.

Il direttore della Uoc Chirurgia pediatrica Gabriele Lisi: "È una donazione per i bambini di tutta la regione"

Infine la chirurgia pediatrica che grazie alla donazione ha potuto acquistare tre monitor multiparametrici, una piattaforma ecografica V7 Samsung (ecografo di fascia medio-alta) e un sistema per l'urodinamica grazie al quale è possibile effettuare lo studio non invasivo, spiega il direttore della Uoc Gabriele Lisi, delle disfunzioni vescicali piuttosto frequenti in bambini e adolescenti, oltre che per lo studio sempre non invasivo, dei bambini operati sul basso apparto genitale maschile consentendo anche di gestire nel miglior modo le terapie e di effettuare la riabilitazione del pavimento pelvico.

“Ci terrei a sottolineare – dichiara Lisi - che questa donazione è si rivolta ai reparti pediatrici, però ne usufruirà una larga popolazione pediatrica che affluisce a nostro centro che è riferimento regionale per prestazioni ambulatoriale. Quindi non riguarderà solo i bambini ospedalizzati, ma l'utenza che afferisce non solo dalla Asl di Pescara, ma da tutta la regione e anche da fuori regione. Quindi è stata una donazione per tutti i bambini della regione".

“La donazione di Sergio Annibaldi e Alda Lanciotti – ha quindi concluso Michitelli – rappresenta un monito per tutti noi. Un atto d'amore e di speranza che esprime fiducia nel sistema sanitario pubblico e ne costituisce un'importante fonte di finanziamento. Mi auguro che sia di esempio per altri cittadini”.

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